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A Lesina la marcia contro le Trivellazioni alle Tremiti

La Eden V, la nave giapponese che, arenatasi nel dicembre del 1988, giace sul litorale lesinese, simbolo dell’incuria e dell’abbandono, scelta come punto d’arrivo della manifestazione di protesta pacifica messa in atto ieri pomeriggio dal Comitato per la tutela del mare del Gargano. Una marcia, quella dei manifestanti, partita dal canale Acquarotta, in località ‘Bosco Isola’ per dire no alla nuova minaccia che rischia di mettere a rischio il delicato equilibrio naturale delle nostre coste, quella delle trivelle che presto potrebbero abbattersi sui fondali delle Isole Tremiti alla ricerca del petrolio. Tutto nasce dal via libera del Ministero alle indagini geosismiche con le quali la Irlandese Petrolcetic Elsa potrà verificare la presenza di petrolio nei fondali delle Diomedee. Un’indagine che, in caso di riscontro positivo, potrebbe portare alla fase successiva, quella delle trivellazioni dei fondali garganici. Saranno costruite infrastrutture petrolifere lungo la costa con gravi danni all’ambiente, alla fauna e alla flora marina, e ripercussioni per l’economia turistica e lo sviluppo del territorio. La protesta da voce all’unanime coro di no a questo possibile scempio, che in questi giorni rimbalzano da un quotidiano all’altro, da un tg all’altro. No provenienti non solo dai sindaci dei comuni interessati dallo studio irlandese, ma anche dagli enti locali, dalle associazioni ambientaliste e dalla società civile. Il prossimo passo da compiere per cercare di scongiurare il rischio escavazioni, sarà fatto martedì con la seduta monotematica straordinaria del Consiglio provinciale convocato sull’isola di San Domino, Assise allargata ai primi cittadini dei comuni e alla quale prenderà parte anche l’assessore all’Ecologia, Onofrio Introna, che ha già assicurato il parere negativo della Regione Puglia ad eventuali trivellazioni.