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Domenica 25 Aprile, giornata nazionale dell’agriturismo

Organizzata dalla Cia e da Turismo Verde. "Agriturismo è…il luogo dei sapori": sarà questo lo slogan della quarta Giornata Nazionale dell’Agriturismo organizzata per oggi 25 aprile dalla Cia insieme a Turismo Verde (l’associazione agrituristica della Cia). Si tratta di un appuntamento importante per le aziende agrituristiche e per il settore dell’agriturismo in generale, che nel 2009 in Puglia ha registrato una Plv di circa 70 milioni di euro, con la presenza sul territorio regionale di circa 300 aziende operanti. Per oggi, 25 aprile le aziende agrituristiche apriranno le porte a chi vorrà apprezzare le produzioni di qualità e l’ospitalità caratteristica degli agriturismi pugliesi. L’appuntamento servirà a comprendere bene come nasce e vive un’impresa agricola multifunzionale nei vari contesti territoriali. Le aziende che aderiscono alla iniziativa proporranno degustazione di prodotti tipici, conoscenza delle attività aziendali, visita alle masserie e alle strutture aziendali, molte delle quali recuperate e ristrutturate nel pieno rispetto delle origini e delle tradizioni culturali pugliesi, oltre che ai laboratori di trasformazione dei prodotti aziendali con illustrazione delle tecniche di preparazione dei prodotti della cultura contadina locale. L’agriturismo cerca la via del riscatto. I primi sintomi si sono avuti nella scorsa Pasqua (i vacanzieri amanti della natura sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno passato del 10 per cento) e la prossima stagione estiva si preannuncia all’insegna della ripresa dopo il deludente 2009, che ha visto un calo di oltre il 6 per cento sia di presenze che di giro d’affari. Non sarà certo un vero e proprio "boom", come quello registrato tra il 2000 e il 2008, ma è prevedibile una crescita tra il 2 e il 3 per cento degli ospiti in campagna. A tornare negli agriturismi italiani saranno soprattutto gli stranieri che l’anno scorso sono scesi dell’8 per cento e che a fine 2010 dovrebbero mettere a segno un incremento, invece, del 4,3 per cento. Sono diverse le aziende che, su tutto il territorio regionale, hanno già aderito all’iniziativa e che hanno organizzato quel "qualcosa" in più, rispetto alla "semplice" ospitalità e ristorazione, che permette una fruizione dei diversi territori non più «omologata» e distratta. Molte delle aziende che hanno aderito a queste aperture "speciali" fanno parte della "Spesa in campagna" (www.laspesaincampagna.net), la rete delle aziende agricole – associate alla Cia – che si propongono ai cittadini per vendere direttamente i loro prodotti nei luoghi d’origine. Ma le proposte non finiscono qui: escursioni; passeggiate di "scoperta"; visite didattiche e culturali; degustazioni "guidate" di un prodotto o dei prodotti tipici locali; riscoperta di antichi menu storici e locali; brevi corsi sulla trasformazione dei prodotti: dal latte al formaggio, dalla frutta alle marmellate, dal grano al pane; visite alle diverse "fattorie degli animali" presenti in azienda; "percorsi della memoria"; musica e balli popolari.