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Pesca/ Per Stefàno la bozza del MIPAAF è inadeguata a risolvere l’emergenza

“Incontro urgente con le Regioni per soluzione idonea e condivisa”.

 

“La bozza di decreto MIPAAF portato alla discussione dell’Unità di crisi della Pesca aggiornata a domani, sulla gestione degli effetti conseguenti all’entrata in vigore del regolamento Cee 1967/06 sulla pesca nel Mediterraneo è assolutamente inadeguata a risolvere i problemi manifestati dalle marinerie italiane”. È quanto dichiara l’assessore pugliese Dario Stefàno, coordinatore della Commissione Politiche Agricole nazionale, a margine della riunione odierna tra gli assessori regionali all’Agricoltura.

“La bozza, peraltro- prosegue Stefàno – disattende in maniera significativa la linea prospettata dal ministro Galan agli assessori regionali nel corso della riunione del 9 giugno scorso. Come ormai consuetudine, si tenta di scaricare sule Regioni il peso dei ritardi che il Sistema Italia ha accumulato nell’ultimo quadriennio , giungendo impreparato a questo nuovo scenario”.

“L’ipotesi di un fermo biologico di solo un mese – spiega l’assessore Stefàno – e a beneficio del solo personale marittimo, senza alcuna provvidenza per armatori e sistema cooperativistico è inaccettabile. Come pure è inaccettabile l’ipotesi di un fermo aggiuntivo di un ulteriore mese, peraltro ad esclusivo carico delle singole Regioni”.

Questo è quanto emerso oggi nella riunione degli assessori regionali all’Agricoltura che sollecitano il ministro Galan alla convocazione con la massima urgenza di un tavolo con il sistema delle Regioni per meglio definire una soluzione idonea a risolvere l’emergenza.

“Incontro – sottolinea Stefàno – che sarebbe opportuno realizzare preliminarmente al coinvolgimento delle organizzazioni di categoria,verso le quali Governo e Regioni dovrebbero presentarsi con una soluzione idonea e condivisa”.