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Gatta(Pdl):’Piano di rientro, la documentazione del fallimento di Vendola’

"Basta scorrere il lunghissimo elenco dei tagli compresi nel "Piano di rientro" dell’Assessore Pelillo, che il Consiglio Regionale esaminerà in questi giorni, per constatare la prematura rottamazione di tutte le mistificazioni elettorali di Vendola e compagni.  Si va dal colpo di grazia alla grande dimenticata della politica vendoliana, che è l’Agricoltura, le cui voci di Bilancio sono letteralmente azzerate e falcidiate mentre continua a languire il più tardivo ed inadempiente Piano di Sviluppo Rurale d’Italia, al sostanziale smantellamento delle politiche sociali della Regione, con particolare accanimento nei confronti dei soggetti più deboli come i disabili, passando per la vanificazione del diritto allo studio ed allo sport e del sistema della cooperazione. C’è anche la risposta implicita alla mia interrogazione sulle scuole materne private, con la conferma dei tagli che rischiano di soffocarle una volta per tutte. Se a ciò si aggiungono i 18 Ospedali ed i 2200 posti letto che l’assessore Fiore si è impegnato ad eliminare, pena l’impossibilità a breve di pagare gli stipendi a medici ed infermieri, e se si considera che da mesi la Regione non paga più nessuno e che anche Vendola riconosce che stiamo per restituire alla UE un miliardo di euro che non è stato capace di spendere, il quadro degli effetti reali del governo-Vendola si colora delle tinte fosche della tragedia sociale e si comprende perchè il nostro Governatore non vede l’ora di fuggire dalla Puglia. Se poi si pensa che di tutto ciò Vendola ed il suo Assessore al Bilancio si sono addirittura vantati, rivendicando la scelta di violare reiteratamente il "patto di stabilità", che ha ridotto la Regione Puglia- unica in Italia- in queste condizioni, non si può non concludere che prima se ne vanno e meglio è. Certo è che non possiamo più affidare i conti regionali a chi ha clamorosamente dimostrato di non saperli governare.