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Provincia: resa dei conti Pdl-Udc

“La misura è colma. O entro una settimana Pepe e Mazzone ci danno una risposta. O l’Udc ha chiuso definitivamente i ponti con il Pdl”. Parola di Angelo Cera, nuovo coordinatore provinciale dello scudocrociato che – ricevuta proprio ieri a Roma la benedizione del leader nazionale, Pierferdinando Casini, al suo nuovo ruolo, necessaria dopo il terremoto scoppiato in Capitanata con la sua nomina- con questo aut aut intende dare inizio al nuovo corso dell’Udc sul territorio.  O dentro o fuori. E il presidente Pepe e i vertici Pdl sono chiamati a decidere nel giro di qualche giorno. Altrimenti il banco può ritenersi saltato e non solo a Palazzo Dogana. Ma anche in tutti quei centri di Capitanata che si preparano alle amministrative 2011. "Almeno fino a quando –aggiunge Cera- sarò io il coordinatore provinciale per la Capitanata". San Marco in Lamis compreso, dunque, dove il candidato sindaco per l’Udc è proprio lui, il parlamentare, che si prepara a scendere in campo con tre liste, dove compaiono i finiani ma non il Pdl. Con loro nessun accordo. Insomma, ad 8 mesi dall’espulsione dell’Udc dal governo di Palazzo Dogana la corda sembra stia per spezzarsi definitivamente. Evidentemente tirata troppo da un’inerzia durata circa 250 giorni. Le condizioni sono chiare: ragionare sulle percentuali e non sul numero di consiglieri (nel frattempo diminuiti per cambi di casacca). E dunque su quel 16% che l’Udc ha portato in dote al Presidente "che impone di partire almeno su 2 assessori" dice Cera, che chiosa: “Ci sarebbe da risolvere pure la questione del presidente del consiglio provinciale”, anche quella in sospeso dalle scorse amministrative a Foggia quando Enrico Santaniello lasciò l’Udc per candidarsi a sindaco con il Pdl. Insomma, nodi da risolvere ce ne sono. E sono strettamente collegati all’autosufficienza del governo Pepe, oggi – con questo aut aut- molto più a rischio.