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Aldo Ragni PD/ “Smettiamola con il grottesco PD foggiano”

L’esponente di Area Democratica critica Rauseo e richiama Vendola.

 

Il paragone tratto dal mondo calcistico rende l’idea, e Aldo Ragni lo usa: “Candidarsi a leader nazionale per Vendola, è come pensare alle convocazioni per i mondiali del 2014: molto fuori tempo, oltre che essere una cosa comica”. Il presidente della direzione provinciale del Pd ritiene, come il suo segretario regionale Sergio Blasi, che il governatore corra troppo:
“Ha ragione, non può chiedere primarie per elezioni non convocate, deve governare la Puglia e metterla al riparo da Fitto e dagli attacchi del governo nazionale”. Franceschiniano di ferro, esponente di Area democratica, chiarisce le idee a chi pensa che la minoranza del Pd si sia dissolta in un’ “omogeneità” pro- Bersani: “Tutt’altro, oggi alcune proposte di ‘ Franceschini sono state fatte proprie. dal segretario, tipo la costruzione di un nuovo Ulivo. Oggi si discute di progetto, non di leadership o di alleanze, ma di sostanza”. Blasi ha parlato di primarie per i candidati:
“Certo, se non si fa la legge elettorale (ma Ragni lo ritiene possibile con un governo ad hoc entro la primavera per poi andare ad elezioni) è l’unico modo per scegliersi i candidati. Ho sottoscritto anch’io l’iniziativa dell’Unità su questo tema, del resto è questo l’orientamento del nostro statuto”. Che dice anche: “Il sègretario del Pd è anche il candidato presidente del consiglio”. Un netto “no”ad altre eventuali aspirazioni interne all’area di centrosinistra.
Sull’interpretazione dello, statuto, in realtà ci sono punti di vista differenti. Rino Pezzano, consigliere provinciale e responsabile del Pd per gli enti locali, ha qualche riserva:
“Bersani è il candidato del Pd, ma dobbiamo pensare ad una coalizione e ritengo che Vendola sia una risorsa per il centrosinistra dentro primarie di coalizione”. A metà del mese la festa provinciale del Pd, come già annunciato da Paolo Campo, porterà a Foggia Dario Franceschini: “Un segnale di distensione- osserva Ragni una spia del superamento delle divisioni congressuali. Ma a Foggia di ferite aperte ce ne sono tante”. Imperversa al Comune la crisi dei conti, con la spada di Damocle della magistratura contabile. In questo frangente il Pd potrebbe fare meglio: “Per rappresentare l’alternativa bisogna passare per i territori, essere la cerniera tra le istituzioni e la gente. Questo non si sta verificando”. Altre difficoltà riguardano la gestione del partito: “Mariano Rauseo, il segretario cittadino, continua in una guida grottesca del Pd foggiano. Eppure la sua designazione è frutto anche di un mio voto, cioè ho avuto un ruolo nel farlo votare. La smetta di comportarsi in questo modo, con la sua gestione che non coinvolge tutti. L’ho detto in altre circostanze, nel Pd non tutti si sentono a casa e vanno via in tanti, come è successo. Cambi passo e registro”. Impegnato a Vieste nella candidatura a sindaco di Mauro Clemente, punta, inoltre, alla riconferma dell’uscente sindaco Lombardi a S. Marco in Lamis, paese dove lo sfidante è il deputato Angelo Cera. L’altro centro dove non perdere il quinquennio trascorso a guida Pd è S. Nicandro, con la battaglia per la riconferma di Squeo. Atteso per metà ottobre il congresso di Sel dal quale verrà eletto il coordinatore. In apertura, diceva Pino Lonigro, anche il tavolo con i socialisti. Una miniprova di coalizioni di centrosinistra dopo che lo scenario di un governo nuovo o rinnovato si fa sempre più strada. Rino Pezzano apre all’Udc: “Nessun problema per quest’alleanza nei Comuni”.

Paola Lucino
Quotidiano di Foggia