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Tumore al collo dell’utero: in Puglia vaccino gratis a 18enni

La Regione Puglia offre anche alle ragazze 18enni la possibilità di vaccinarsi gratuitamente contro l’Hpv (Human papilloma virus), responsabile di oltre l’80% dei casi di cervicocarcinoma (tumore al collo dell’utero). Lo hanno annunciato a Bari, tra gli altri, l’assessore alle politiche per la Salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, e il direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl di Bari, Domenico Lagravinese.

L’Hpv, è stato sottolineato, si contrae anche attraverso rapporti sessuali. Per questo, ha precisato Fiore, «le donne non devono pensare che la vaccinazione le metterà al riparo da qualsiasi rschio». «La vaccinazione – ha spiegato – dev’essere integrativa: le donne devono capire che il problema persiste, bisogna fare il pap test, i controlli periodici e avere comportamenti sessuali corretti».

La campagna di vaccinazione gratuita riguarderà, come prevede il Piano nazionale, le ragazze di 11 anni. Ma l’assessorato alle Politiche della salute della Regione Puglia ha stabilito di estendere l’offerta gratuita dello stesso vaccino anti-Hpv anche alle ragazze nel corso del diciottesimo anno di vita. Da quando è partita la campagna vaccinale, nel 2008, in Puglia la risposta è stata «incoraggiante».

«In provincia di Bari – ha aggiunto Lagravinese – abbiamo raggiunto un tasso dell’82% delle invitate, e ora la nuova sfida è informare e sensibilizzare le ragazze che stanno per diventare maggiorenni. Un valore aggiunto – ha proseguito – è il monitoraggio dei tassi di copertura vaccinale che potremo realizzare con un software dedicato, il Giava, che ci consentirà di verificare costantemente il raggiungimento dei nostri obiettivi». Quello che la Regione Puglia intende raggiungere, è stato spiegato «è cancellare entro 15 anni il tumore del collo dell’utero su tutto il territorio».

Secondo i dati diffusi, in Italia vengono diagnosticati ogni anno circa 3.500 nuovi casi di carcinoma delle cervice uterina, e circa 1.000 donne muoiono a causa di questa patologia. Si tratta del primo tumore riconosciuto dall’Oms come totalmente riconducibile a un’infezione. È infatti causato dal virus Hpv, di cui sono stati identificati oltre 120 genotipi che infettano l’uomo, di cui un terzo è associato in entrambi i sessi a patologie genitali, sia benigne sia maligne. L’infezione da Hpv è molto frequente nella popolazione: si stima che oltre il 75% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della propria vita con un virus Hpv, e oltre il 50% di loro contragga una infezione ad alto rischio oncogeno.