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Eccellenza – Il punto sull’Atletico Vieste tra Racale e Manfredonia

Il campionato di Eccellenza sinora non ha riservato grandi sorprese, una sorta di equilibrio che stà riguardando soprattutto le squadre di testa, realisticamente il Racale ha i numeri per imporsi e vincere questo campionato ma lo stesso vale per Monopoli e Martina.

L’Atletico Vieste in questo contesto si può dire che è davvero la squadra rivelazione, per i punti in classifica sinora conquistati, per il bel gioco sinora espresso ma soprattutto per l’esiguo valore(economico) dei suoi giovani under presi a costo zero.

Una squadra non si giudica dal potenziale economico e tecnico, i campionati non si vincono sulla carta a suon di pronostici ma in quel rettangolo di gioco domenica dopo domenica dove quasi sempre i pronostici saltano clamorosamente.

L’esempio viene proprio dal Racale presentatosi a Vieste con credenziali a dir poco spaventose, giocatori che hanno militato in serie “A” e precisamente nella Fiorentina, in seria “B” con il Lecce ed il Gallipoli, altri che  sono poi la maggior parte della rosa, che hanno militato in categorie superiori all’Eccellenza.

Sul campo i leoncini viestani hanno ruggito così tanto che hanno messo paura al “gigante” Racale che è stato sul piano tecnico-tattico letteralmente battuto nei primi 45’ con la gazzella viestana (Rocco Augelli) in stato di grazia.

Resteranno impresse nella mente anche del presidente del Racale De Lorenzis le due prodezze balistiche del grande Rocco Augelli, il primo gol addirittura da incorniciare e mandare a “Coverciano” per la didattica: “lancio lungo di Bua che pesca sul fondo la gazzella che addomestica il pallone e lo passa a Gentile che con la coda dell’occhio vede lo scatto rapido del compagno, gli serve il pallone e fulminio Rocco Augelli scaglia un vero proiettile che si insacca all’incrocio dei pali con il portiere Manfredonia del Racale che resta esterefatto dal gesto tecnico del bomber Rocco Augelli”.

Poi il raddoppio sempre da parte di Augelli che ha mandato al tappeto il Racale battuto in quei memorabili 45’ in tutti i settori del campo, solo nel finale Villa ha chiamato il portiere Bua agli straordinari con una bella parata.

E’ questa la sintesi della più bella partita giocata dal Vieste in questo campionato, peccato che è durata solo 45’, quello che è accaduto nel secondo tempo ha mille spiegazioni ed altrettante attenuanti che comunque non cambiano le cose.

Il calcio in questo ha dimostrato la sua crudeltà, l’Atletico Vieste non ha valide alternative al suo undici titolare e avversari come il Racale riescono ad impallinarti grazie ai campioni di cui dispone, a Villa sono bastati appena 5’ per mettere a posto le cose, la storia dei rigori negati poi è altra cosa!

Purtroppo è già successo altre volte, contro il Monopoli si è sbagliato un calcio di rigore e non si è vinto, a Sogliano è successo di peggio, a pochi minuti dalla fine sul vantaggio di 1 – 0 si è sbagliato un altro calcio di rigore e gli avversari in zona cesarini hanno pareggiato, è questo l’Atletico Vieste, una grande squadra ma incompiuta.

Troppe volte si è gridato sperando che i sordi ascoltassero, troppe volte si è sperato nella crescita culturale della Vieste imprenditoriale, troppe volte sono arrivati i complimenti da tutta la Puglia per questa bella squadra capace di promuovere l’immagine di Vieste a costo zero, ultimamente ci sono stati timidi avvicinamenti e qualcosa stà cambiando,  anche il l’Atletico Vieste sarà protagonista nel mercato di dicembre, ci saranno grosse novità ma per ora meglio tenere le bocche cucite.

A MANFREDONIA sarà un gran derby e mister Franco Cinque vivrà una delle giornate più memorabili della sua carriera di allenatore, si confronterà col “suo” Manfredonia che ha rappresentato tanto quando ci ha giocato, ancora oggi rappresenta molto perché è la squadra della sua città..chissà un giorno lo allenerà pure!

I viestani sono stati avvisati e quindi non commetteranno l’errore di sottovalutare questo Manfredonia ultimo in classifica, nelle fila dei sipontini ci sono giocatori di categoria che potrebbero fare la differenza in qualsiasi momento, nel Vieste invece c’è la consapevolezza di poter contare su un valido impianto di gioco e pochi ma validi solisti.

I gemelli Paolo e Rocco Augelli, Angelo Colella, Maurizio Gentile, ma attenzione al sipontino Pasquale Trotta che si stà riabilitando dall’infortunio e che ci tiene molto a giocare al “miramare” davanti ai suoi concittadini.

Peccato per Tommaso Vairo che non ci sarà, lui ha pianto domenica scorsa quando l’arbitro gli ha mostrato il giallo, era la quarta ammonizione ed è scattata per lui la squalifica proprio col Manfredonia, la gara che tanto aveva sognato.

Tommaso Vairo è davvero un giocatore straordinario, il classico “non profeta” in patria che voleva giocare nel Manfredonia ma lo hanno dirottato a Foggia, poi con l’arrivo di Zeman è stato scaricato con leggerezza ed oggi col Vieste stà ritrovando l’entusiasmo smarrito.

Michele Mascia