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Peschici/ “I Pm: inquietano tanto episodi criminosi in poco tempo

La conferenza il procuratore capo Domenico Seccia e il sostituto che ha coordinato l’inchiesta «c’è stato un uso spregiudicato del codice degli appalti».

 

“Siamo di fronte ai reati tipici contro la pubblica amministrazione quali turbative di asta, falsi, corruzioni. Ma in questa inchiesta ciò che sorprende è il numero di episodi criminosi realizzati in un arco di tempo di qualche mese; siamo arrivati a contestare l’associazione per delinquere a otto indagati, tra cui il sindaco, come punto di arrivo di un’inchiesta partita dall’esame di alcune delibere relative ad appalti» Il procuratore capo di Lucera, Domenico Seccia , «battezza così l’operazione «Clessidra» nel corso della conferenza stampa svoltasi a Foggia presso il comando provinciale dei carabinieri, con al suo fianco il pm Alessio Marangelli, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Vito Antonio Diomeda; il capitano Angelo Pisciotta della compagnia di Vico del Gargano che ha condotto le indagini insieme ai colleghi della caserma di Peschici. «Dall’inchiesta viene fuori una situazione caratterizzata da una sproporzione inquietante tra episodi criminosi e arco di tempo in cui sono stati realizzati», ha ribadito il pm Marangelli che ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione delle 23 ordinanze di custodia cautelare. «Indagando, abbiamo compreso come le pratiche relative al settore tecnico del Comune di Peschici fossero pilotate per favorire interessi di natura patrimoniale di amministratori e imprenditori. Appalti pilotati per favorire interessi privatistici secondo logica lottizzatorie. C’è stato un uso spregiudicato del codice degli appalti. In che senso? Affidando direttamente ad alcune ditte lavori secondo le procedure di somma urgenza, basate su presupposti falsi, penso all’alluvione del novembre 2008 che non c’era stata. Penso anche alla cosiddetta “procedura negoziata”, che consente d’invitare solo alcune ditte invece di seguire la strada della gara d’appalto». . Il pm Marangelli ha parlato anche di “veri e propri fenomeni di corruzione, come dimostra la vicenda per ricostruire le strade danneggiate dall’incendio del luglio 2007: l’appalto fu vinto da una impresa foggiana, la “D.B.” con i lavori di fatto affidati a ditte peschiciane in subappalti non previsti e non dichiarati. La corruzione dov’è? Far lavorare imprese locali con assunzioni clientelari». Quanto al ruolo del sindaco Domenico Vecera, «è di primo piano» secondo il pm «perchè sono venuti meno gli anticorpi e gli organi di controllo: il sindaco nella notra prospettazione è un personaggio di primo piano nell’associazione per delinquere».