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Agenzia nazionale sicurezza alimentare, il ministro Romano rilancia sede di Foggia

«Quanto fatto fino ad oggi si può migliorare e lo faremo». L’assessore Stefàno:"Questo settore trattato spesso con superficialità".

 

Per la sua prima uscita pubblica dopo la nomina a ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano ha scelto Brindisi e l’inaugurazione della Festa della Dieta mediterranea che, nella prima edizione, ha ospitato 80 aziende pugliesi, siciliane e campane. Da meridionale, il neo ministro intende rilanciare l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare a Foggia (istituita nell’estate 2007 dell’ex ministro Paolo De Castro e poi messa nel «congelatore» dal leghista Luca Zaia e solo tiepidamente ripescata da Giancarlo Galan) e combattere al fianco della Regione Puglia gli ogm, puntando invece su qualità e tutela dei prodotti italiani. «Sosterremo con il massimo sforzo la qualità dei nostri prodotti agroalimentari — ha sottolineato il neo ministro Romano — perché sentiamo la necessità di salvarli dalla globalizzazione. Finora le strategie scelte non hanno dato i risultati sperati, perciò la nostra strategia merita di essere rivista. Quanto all’Agenzia alimentare di Foggia, quanto fatto fino ad oggi si può certamente migliorare. E lo faremo». Per questa battaglia la strategia scelta è quella di sostenere iniziative come la manifestazione brindisina inaugurata ieri, organizzata da Area Progetti, che resterà aperta al pubblico fino a domani. A questo verranno affiancati incentivi per produttori, coltivatori e aziende ma anche una specifica richiesta all’Unione europea di avere un’etichettatura che tuteli il Made in Italy. «Dal governo ci aspettiamo segnali di discontinuità — ha chiesto l’assessore regionale Dario Stefàno — soprattutto per l’ostinata voglia di recuperare gli ogm. Siamo conosciuti in tutto il mondo per l’agroalimentare e per troppo tempo questo settore è stato trattato con superficialità». Si riparte anche dalla manifestazione fieristica brindisina a cui hanno partecipato anche aziende albanesi e greche: tra gli stand delle aziende locali nel capannone ex Montecatini, a Sant’Apollinare, si alterneranno anche spettacoli folkrostici e convegni sui prodotti tipici della provincia brindisina. Dalla mandorla di Francavilla Fontana alla mozzarella di bufala della Campania, fino alle proprietà benefiche, riconosciute anche dall’Unesco, della Dieta mediterranea che a Brindisi ha portato anche alla costituzione di una Fondazione con sede ad Ostuni, presieduta dal professor Gaetano Crepaldi. «Questa è una scommessa — ha ammesso Giuseppe Meo che, con la sua società Area Progetti organizza questa fiera e quella della nautica che si è da poco conclusa — che potrebbe portare grandi sorprese. Intanto cominciamo a promuovere le nostre tipicità, poi i vantaggi saranno anche per tutti i settori ad esse collegati». Mirano ad attrarre anche una parte di quei 5 milioni di turisti che ogni hanno scelgono le loro mete per la gastronomia, anche Comune e Provincia di Brindisi che hanno sostenuto questa manifestazione. «Del mangiar bene dobbiamo parlare alle famiglie ed anche ai giovani — ha confermato il presidente della Provincia Massimo Ferrarese — e la nostra fondazione sta svolgendo propria questa funzione»

Francesca Cuomo