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Regione/ Piano Sanità, bagarre in consiglio i sindaci abbandonano le fasce

Proteste e aggressioni verbali fuori e dentro l’aula del consiglio regionale. Blitz dei primi cittadini che chiedevano di incontrare il governatore Vendola e l’assessore alla sanità Fiore per un confronto sui tagli imposti dal piano di rientro. I manifestanti in strada hanno bloccato via Capruzzi. Forti proteste fuori e dentro l’aula del consiglio regionale hanno caratterizzano la seduta odierna dell’assemblea a causa del piano di riordino sanitario che prevede il taglio di posti letto e la chiusura di ospedali. Aggressioni verbali si sono avute fuori dall’aula prima dell’inizio dell’assemblea e forti polemiche si sono accese dopo: uno dei sindaci che contestano fortemente il piano ospedaliero – il sindaco di Mottola, Giovanni Quero – ha preso la parola, infrangendo la prassi regolamentare, e ha spiegato che la delegazione di sindaci presente in aula tra il pubblico abbandonava l’aula "lasciando sui banchi le fasce di sindaco, perché oggi la democrazia è morta, visto che da mesi chiediamo di incontrare Vendola senza esito". Sia il presidente della Regione, Nichi Vendola, sia l’assessore alle politiche della salute, Tommaso Fiore, non partecipano alla seduta odierna del consiglio.

Le proteste erano cominciate fuori dell’aula, da parte di alcuni gruppi di cittadini, che chiedevano di rivedere il processo di riordino sanitario: le proteste sono presto sfociate in intemperanze nei confronti dell’assessore alle risorse agroalimentari, Dario Stefano (malamente apostrofato mentre entrava in aula), e del consigliere regionale di Sel Antonio Matarrelli ("Mi hanno impedito il passaggio in auto ed ho poi subito – ha detto – un tentativo di aggressione fisica impedito dalla polizia"). Il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, in aula ha espresso solidarietà a Matarrelli a nome dell’assemblea: "Sono cose – ha detto – deprecabili. Ci sono gli animi sin troppo accesi e questo dipende anche dal clima che riusciamo a tenere in aula, tanto che invito a spegnere e smorzare i toni".

Sulla richiesta di concordare con i Comuni il processo di riordino sanitario si è invece accesa la polemica all’interno del Consiglio regionale della Puglia. I sindaci di Taranto, Massafra, Ceglie Messapica, Mottola, Bitonto, Castellaneta, Grottaglie, Cisternino, Minervino e Spinazzola hanno insistentemente chiesto un incontro con il presidente della Regione, Nichi Vendola, e con l’assessore regionale alle politiche della salute, Tommaso Fiore. Poi la protesta di Quero e l’abbandono dell’aula da parte della delegazione di sindaci. "Vergognoso – hanno poi definito in una nota congiunta i consiglieri regionali del Pdl – il comportamento del presidente Vendola che snobba i sindaci pugliesi e non si presenta all’incontro sulla chiusura degli ospedali. Per quanto apprezzabile l’intervento del presidente del consiglio Introna, bene hanno fatto i sindaci a restituire le fasce tricolori in cambio degli inutili saluti di Vendola portati in aula da Introna".