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Tremiti verso le elezioni/ E alle Diomedee spunta l’ipotesi Lucio Dalla

Se Iva Zanicchi viene precettata per fare il candidato sindaco a Biscegile in provincia di Bari, se Vittorio Sgarbi fa il sindaco di Salemi, cittadina del trapanese e Gabriella Carlucci fa lo stesso a Margherita di Savoia, ci sta tutta allora che venga fuori la indiscrezione di Alberto Cicolella candidato sindaco alle Isole Tremiti, con Lucio Dalla futuro assessore alla cultura.  Ma, recita l’adagio, tra il dire ed il fare c’è (purtroppo) di mezzo il mare. … Come dire: la questione non è semplice né automatica. Ce n’è di strada da fare. Ma, ad ogni buon conto, mai dire mai. In fondo perché non regalarsi un sogno. Lo stesso Gigi Marzullo qualche anno fa dagli schermi Rai a notte fonda, ci esortava a coltivare i sogni” perché aiutano a vivere meglio”. Alle Isole Tremiti in questo momento pur in altre faccende affaccendati (vedi caso trivellazioni), vorrebbero sognare. Ma comunque si guardano intorno per scovare qualche “santo” a cui aggrapparsi. Oggi come si sa c’è il viceprefetto Carmela Palumbo a Palazzo di Città. L’Ente municipale è commissariato. La Palumbo ci è arrivata ai primi di marzo a causa dello scioglimento anticipato del Consiglio Comunale di fine febbraio per le contestuali dimissioni di sette componenti dell’assise comunale che di fatto hanno mandato a casa lo storico sindaco dell’arcipelago diomedeo Peppino Calabrese. A causa di un giorno di ritardo, il rinnovo del consiglio comunale tremitese non si troverà a far parte della imminente tornata elettorale primaverile del 15 e 16 maggio. Si voterà pertanto l’anno prossimo. Si prospetta così un lungo commissariamento. Ma le indiscrezioni .comunque già circolano, anche perché il sì della ministra Prestigiacomo alle indagini nel sottosuolo marino dell’arcipelago diomedeo alla ditta irlandese ha fatto finire sulle prime pagine di tutti i giornali quel pugno di isole gettate al largo dell’Adriatico tra lo sperone del Gargano e la costa dalmata. Fuori gioco Calabrese (che non può ricandidarsi per aver fatto il pieno di mandati), fuori l’ex sindaco, acerrimo avversario nonché predecessore al soglio municipale di Calabrese, Antonio Greco di Termoli che ha fatto sapere all’universo mondo di non volersi affatto ricandidare, sulle Isole non sanno più a che santo votarsi. Se dovesse rifiutare anche il noto sub Arturo Santoro, non resterebbe che seguire la moda già imperante in altre zone d’Italia: ricorrere al vip prestato alla politica che scende in campo e si prende cura amorevolmente del piccolo paesino, noto per le sue bellezze.