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Riparto fondo sanità,alla Puglia quasi 100 milioni di euro in più

Dalla Stato-Regioni ok all’accordo di venerdì scorso dopo 3 giorni di maratona. Quasi cento milioni di euro in più rispetto al 2010 per la Puglia. Ma è andata bene anche per le altre Regioni che hanno potuto incrementare la quota perché il Governo nazionale alla fine ha accettato l’accordo sottoscritto venerdì scorso in Conferenza delle Regioni che oltre ai 106,4 miliardi di euro stanziati chiedeva un’integrazione di quasi altri 500 milioni per far quadrare i conti. E così è stato. Anche perché tra un mese ci sono amministrative importanti ed era meglio non fare la faccia troppo brutta. Ma già ieri mattina in Conferenza delle Regioni, per la Puglia c’era l’assessore alla Sanità Tommaso Fiore, si era intuito che l’accordo avrebbe retto e infatti lo si è confermato.
Il presidente Vasco Errani, prima di spostarsi alla Stato-Regioni ha detto: Diamo via libera al riparto, resta la verifica sulle risorse della mobilità sanitaria di cui si parlerà tra 15 giorni”. Nel pomeriggio tardi la firma dell’intesa con il Governo che chiude la partita per il 2011, sicuramente la più sofferta anche perché sulla quota 2011 bisognerà procedere con l’entrata in vigore dal 2013 del federalismo regionale i calcoli per i costi standard della sanità. “L’intesa – ha detto Errani uscendo dalla  riunione – si inserisce all’interno del Patto della salute che riguarda anche i ticket coperti solo per una parte. Il Governo dovrà garantire questa copertura”. In tarda serata è stata fornita la tabella riepilogativa del Riparto Regione per Regione.
Alla Puglia, dunque, assegnati complessivamente 6 miliardi e 953 milioni di euro pari a 97 milioni di euro in più rispetto alla quota ricevuta nel 2010 (6 miliardi e 856 milioni di euro). Di questi però 6 miliardi e 920 milioni il fabbisogno (quindi 64 milioni di euro, 23 in più dei 41 di cui si parlava venerdì scorso)come fabbisogno finale ante mobilità e con riequilibrio di solidarietà ai quali bisognerà aggiungere altre 32 milioni e 126 mila euro di patto della Salute. All’Emilia Romagna, ad esempio, che pochi abitanti in più della Puglia, sono stati assegnati 7 miliardi e 777 milioni di euro pari a 624 milioni di euro in più. Il Piemonte che ha una popolazione leggermente superiore a quella dell’Emilia Romagna assegnati 7,9 miliardi di euro. La parte del leone la fa la Lombardia con 17 miliardi e 51 milioni di euro. La Campania, seconda regione più popolosa d’Italia 9 miliardi e790 milioni di euro. Il Lazio 9 miliardi e 825 milioni. La Sicilia, quarta regione più popolosa d’Italia, 8 miliardi e 589 milioni di euro.
In Puglia il capogruppo regionale del Pdl, Rocco Palese, prendendo spunto da una tabella pubblicata sul Sole 24Ore sulla mobilità passiva accusa: “In un anno 65mila pugliesi sono andati a curarsi fuori. Una mobilità passiva che nel 2010 è costata alla Regione Puglia 178 milioni di euro. Una situazione drammatica destinata a diventare disastrosa con la definitiva chiusura dei 18 ospedali, perché la Giunta Vendola ha deciso di tagliare i servizi e lasciare intatti gli sprechi. Intanto il deficit delle Asl continua a crescere e sulle nomine dei direttori generali in scadenza stiamo per assistere ad una vergognosa quadriglia, non certo all’insegna del rinnovamento promesso da Vendola e richiesto a gran voce dal Pd, ma all’insegna del peggior gattopardismo”.