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“Ha trapanato la Puglia di pale eoliche”. Sgarbi attacca, Vendola avvia la querela

Il critico: museo della mafia, perché Nichi non espone? La risposta piccata: "Farneticanti girandole di insulti".

 

«Vendola si è sottratto come se la Puglia non fosse in Italia: un gesto anti-italiano, come quello del presidente della Provincia di Bolzano che dice di fregarsene dell’Unità d’Italia». Le parole polemiche sono di Vittorio Sgarbi in veste di curatore del padiglione Italia alla Biennale d’Arte 2011. Sgarbi ha attaccato il governatore della Puglia presentando a Bari gli artisti pugliesi selezionati per la 54/a edizione della Biennale. E poco dopo arriva una nota decisa di Vendola che annuncia azioni giudiziarie nei confronti del critico d’arte.«È significativo – ha affermato – che la Regione Puglia, intesa come amministrazione regionale, non partecipi alla Biennale mentre vi partecipano le città di Bari e Lecce. La Puglia è stata massacrata da una forma di criminalità istituzionale che l’ha sfigurata con pale eoliche che non ho mai visto in una veste così inaudita. Credo che chiunque le abbia autorizzate – ha spiegato Sgarbi – si debba dimettere immediatamente». Quanto alla Biennale, Sgarbi ha confermato che nel padiglione di Venezia sarà allestito «il museo della mafia che avrà al centro un’intera stanza conto la mafia dell’eolico: sarà – ha aggiunto – una denuncia molto grave e sono molto felice che la Regione abbia deciso di non partecipare alla Biennale, unica amministrazione che non partecipa. Sono felice di non aver a che fare con chi ha voluto questo scempio». Secondo Sgarbi, Vendola «ha ritenuto per ragioni personali di ostacolare la sua regione. Qualcuno che ha presunzioni di ritenersi critico specializzato, becchino, curatore, infermiere dell’arte contemporanea avrà suggestionato Vendola o si sarà suggestionato da solo, per cui hanno fatto questo gesto strano». Sgarbi ha poi definito il presidente della Regione Puglia «una personalità di rilievo né nazionale né regionale, un poeta locale con una sua dolcezza che però ha trapanato la Puglia di pale eoliche. Io mi ritirerei – ha concluso – andrei in campagna a fare poesie». Vendola, pochi minuti dopo le dichiarazioni di Sgarbi, ha dato incarico ai suoi legali di avviare azioni legali. «Ho dato mandato – ha dichiarato Vendola – ai miei legali, in seguito alle farneticanti girandole di insulti con i quali sono stato aggredito dall’onorevole Sgarbi nel corso di una conferenza stampa, di assumere tutte le opportune iniziative legali a tutela della mia persona e del mio ruolo pubblico».
La telenovela prosegue con un’altra mossa. «Ho dato mandato al mio legale di controquerelare Vendola – risponde il critico d’arte – perché accusarmi di insulti farneticanti è questo un insulto. Io non ho farneticato affatto ma ho detto due cose assolutamente vere e lui deve dimettersi. L’unica Regione che si sottrae al 150/o per la Biennale di Venezia, che è la cosa più importante che la cultura faccia in Italia, è la Regione Puglia. Grazie al sindaco Emiliano e a Nuccio Altieri si realizza a Bari, e grazie al Comune di Lecce si realizza a Lecce, altrimenti non avremmo una rappresentanza degli artisti pugliesi. Questo è un dato vero, avrò fatto magari battute che non saranno piaciute».