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Vieste – NOBILE-BIS, SARA’ UNA GIUNTA SECONDO GLI ACCORDI

 

Venerdi’ 27 maggio il primo consiglio comunale

Chiuse le urne, la questione della composizione della squadra di giunta per il Nobile bis si è chiusa in poco tempo. Secondo gli accordi elettorali il quadro era delineato per assegnare le cinque le poltrone da assessore (prima erano sette) secondo uno "schema politico". All’UdC l’incarico di vicesindaco, nello specifico a Mimmo Prudenza; al PdL tre poltrone assessorili, per Nicola Rosiello, Raffaele Zaffarano e Gaetano Zaffarano; un’ultimo scranno a Fli, ovvero all’unico rappresentante Pasquale Parisi.

Per la poltrona di presidente del Consiglio c’è la riconferma dell’uscente Michele Mascia.
Per le deleghe specifiche, ci dovrebbe essere il Turismo per Rosiello, l’Urbanistica e deleghe affini per Raffaele Zaffarano, quella per le Attività Produttive a Parisi, Sport e Politiche Giovanili a Gaetano Zaffarano.

Tutto chiaro, tutto fatto, puzzle risolto. Ma c’è chi resta con l’amaro in bocca. Così Franco Notarangelo (ex assessore ai Lavori Pubblici) riteneva che gli accordi stipulati prevedessero che gli incarichi di Giunta il sindaco l’avrebbe attribuiti (come nel 2006) secondo le preferenze ottenute, al di là delle rappresentanze politiche. Secondo questo criterio Notarangelo, con le sue 202 preferenze, intendeva scalzare Parisi che ne ha ottenuto 199. Per Raffaele Zaffarano, coordinatore del PdL, l’intesa elettorale era ben chiara nel dare la priorità alla valenza politica e non a quella numerica.  A Notarangelo la cosa è stata digertia a malincuore e si è sfogato minacciando che «non starò lì solo per alzare la mano».
La vicenda poteva preludere anche ad altri scenari. Se Notarangelo, insoddisfatto dell’esito delle sue richieste e dalla prospettiva di fare solo la semplice comparsa in Consiglio, si dimettesse?! A quel punto entrerebbe, come primo dei non eletti, Michele Nobiletti dell’UdC. Nulla di stravolgente: fuori uno dentro un altro?! Mica tanto perché a quel punto la quota di eletti UdC salirebbe a tre componenti e, proprio seconfo gli accordi elettorali, al partito di Casini spetterebbe un altro assessore. Solo ipotesi? Certo ma…

Se invece si fosse avvalorata la tesi di Notarangelo, derogando dall’accordo elettorale, si sarebbero aperti varchi al cui interno le tante richieste di questo quello degli eletti avrebbero avuto spazi di manovra. Ad esempio per quell’Antonio Montecalvo che il suo sponsor, l’ex consigliere regionale Vincenzo Caruso, voleva orgogliosamente piazzare in Giunta.
Ci sono, a dire il vero, anche consiglieri che, soddisfatti dell’elezione, non pretendono nulla. Però gli appetiti potrebbero anche crescere anche se con un’ampia spalmata di deleghe ed incarichi (ad esempio per il porto turistico) tutti avrebbero il contentino ed il Nobile bis si avvierebbe senza tanti sussulti.