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Per un’altra Vieste: “Diciamo no all’introduzione dell’imposta di soggiorno”

Come gruppo “Per un’altra Vieste” abbiamo espresso, da subito nel Consiglio Comunale di ieri e che prosegue oggi, la netta contrarietà all’introduzione di questo tributo che  riteniamo ingiusto perché colpisce gli ospiti  che soggiornano nella nostra città e dannoso per quanti lavorano in un settore così importante per la nostra economia.  E’ una imposta che non vuole nessuno, a partire dagli operatori turistici, che colpisce tanti italiani e che si somma alle tasse che  il Governo Berlusconi sta approvando in questi giorni. Gli italiani dovranno pensarci due volte,l’anno prossimo,  prima di decidere se andare in vacanza.
La stagione turistica che sta appena trascorrendo è stata una delle peggiori  quanto a qualità dell’offerta. Oggi dire ai nostri ospiti che l’anno prossimo dovranno pagare pure una imposta, per trovare una città sporca , maleodorante di fogna in tanti quartieri, un sistema di parcheggi caotico, l’assurda fermata degli autobus, la vessazione del carro attrezzi, l’inquinamento acustico, le strade dissestate, l’assenza di un calendario di eventi  è uno spudoratezza   che contrasta con le regole  dell’accoglienza. Vieste non è una città d’arte, non è Roma ,Venezia, Firenze che sono tappe obbligate e necessitano di ingenti risorse per mantenere l’enorme patrimonio artistico e culturale di cui sono dotate. Si può benissimo decidere di andare al mare altrove se non si offre la qualità dei servizi ai turisti.
Ci sono altri modi per fare cassa. Se la nostra amministrazione si impegnasse nella lotta alla enorme evasione di ICI e TARSU, ad una  gestione efficace  degli spazi pubblici e ad un nuovo sistema di parcheggi si potrebbero reperire le risorse necessarie per garantire quei servizi di cui oggi il nostro paese è privo. Ma su questo versante il sindaco e la sua maggioranza  non vogliono  intervenire, a giudicare dalla vicenda dei ricorsi TARSU e dalla mancata approvazione di commissioni di indagine verifiche e controllo.

Gruppo “per un’altra Vieste
Annamaria Giuffreda
Giuseppe Calderisi