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Aperture domenicali: attuale legge resta valida fino al 31 dicembre

Capone: "Il nostro obiettivo è istituire i distretti urbani del commercio".

 

Per le aperture domenicali degli esercizi commerciali, in Puglia resta valida la legge regionale fino al 31 dicembre 2011. La Giunta ha approvato quanto già concordato in sede di concertazione il 29 settembre scorso con i sindacati, le associazioni di categoria e l’Anci, l’associazione che riunisce i Comuni italiani. Le norma regionale n. 11/2003, poi modificata dalla legge 5/2008, continuerà dunque ad essere applicata sino alla fine di quest’anno. Per il futuro, si sta già cominciando a discutere. Infatti, l’Osservatorio regionale per il Commercio, nel corso di un incontro, ha aperto il confronto con tutto il partenariato sulle regole relative alle città turistiche ed alle città d’arte e dunque sull’eventuale modifica della legge regionale che deve avvenire entro il 1° gennaio del 2012 come previsto dalla legge nazionale n.111 del 15 luglio 2011.
Al centro della discussione le notevoli differenze tra la legge regionale e quella statale. La prima si rivolge ad un’area più vasta rispetto alle città turistiche perchè guarda anche ai comuni confinanti e prevede che alle aperture domenicali si arrivi solo con la concertazione fra tutti gli operatori in modo da conciliare le esigenze dei lavoratori, del piccolo commercio e dei consumatori. La legge statale, invece, prevede la liberalizzazione totale, ma solo per le città turistiche.
"Con la delibera di oggi – ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – abbiamo dato seguito a quanto stabilito in sede di concertazione con l’accordo di tutti i rappresentati del mondo del commercio. Adesso lavoreremo per l’eventuale modifica della legge regionale. Il metodo da noi adottato è sempre quello della concertazione, un metodo che abbiamo posto quale condizione essenziale per le aperture domenicali proprio perchè il lavoro nei giorni festivi sia a servizio di tutta la comunità: lavoratori, consumatori ed esercenti piccoli e grandi. Il nostro obiettivo è quello di costituire i distretti urbani del commercio che hanno una logica più vasta della città turistica perchè sono aggregazioni che premiano i centri urbani a vantaggio dello sviluppo economico locale. Continueremo in questa direzione con l’accordo sempre e comunque di tutte le parti in causa".