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“Per un’altra Vieste”: TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

In questi giorni sono venuti al pettine due nodi. Il primo è  l’aumento della TARSU che i viestani dovranno pagare con l’arrivo della cartella aggiuntiva. Lo avevamo detto durante la campagna elettorale, invece il Sindaco l’ha taciuto volontariamente. Il secondo è il debito fuori bilancio dovuto alla vicenda dei ricorsi TARSU.

 Il Consiglio comunale del 13 ottobre ha dovuto riconoscere l’esistenza di un debito fuori bilancio pari a circa un milione di euro. Per essere più precisi, si sono riconosciuti quattordici debiti fuori bilancio, corrispondenti ai rimborsi TARSU, che il Comune deve a quattordici aziende ricorrenti che hanno notificato le sentenze al Comune di Vieste, emesse in loro favore dalla Commissione Tributaria di Foggia.
Il riconoscimento dei debiti fuori bilancio spetta al Consiglio Comunale, che deve non solo e non tanto sanare le spese assunte senza impegno, quanto verificare che ciò non pregiudichi gli equilibri di bilancio.
 Nel Consiglio Comunale del 14 luglio, quando è stato approvato il Bilancio, avevamo posto questa questione al Sindaco chiedendole in che maniera intendesse gestire questa fase. Il Sindaco, invece, fece lo struzzo. Nascose la testa sotto la sabbia asserendo che fino a quel momento al Comune non era pervenuta nessuna richiesta di rimborso TARSU e che quindi non c’era nessun debito. Lo sapevano tutti che c’erano queste richieste di rimborsi e lo sapeva anche il Sindaco.
Nello stesso tempo, le chiedemmo se non ritenesse che fosse stata una grave omissione dei  suoi tre amministratori l’aver taciuto di avere in corso un procedimento di richiesta di rimborso TARSU e che, soprattutto, il Comune non si stava costituendo in giudizio.  Il Sindaco, invece, con aria di sufficienza, dichiarò che gli amministratori, essendo comuni cittadini, non avevano alcun obbligo di avvisarla, cioè di avvisare il Comune, cioè di avvisare tutti NOI, dell’esistenza di questo ricorso, impedendoci, di fatto, di costituirci in giudizio. Oggi grazie a quell’omissione  ci ritroviamo con un debito di circa un milione di euro!  Di questo debito sono responsabili il sindaco e i tre amministratori coinvolti che non possono pensare di farla franca solo perché hanno rinunciato agli effetti della sentenza.
E’ evidente che un debito fuori bilancio di questa portata pregiudica gli equilibri di bilancio. La giunta, quindi, ha escogitato uno stratagemma: rateare in tre anni questa ingente somma. Un particolare che hanno mancato di dire, però, è che questa rateizzazione è stata decisa arbitrariamente, senza alcun accordo con i ricorrenti.
 Non potevamo che votare contro i punti all’ordine del giorno che riguardavano il riconoscimento dei debiti fuori bilancio ed ha votato contro anche il gruppo “Ripartiamo”. Il gruppo  “Nuovo Centrodestra” invece, si è astenuto.
Questa vicenda dei ricorsi TARSU ogni giorno che passa si riempie di nuove conseguenze che, a dire il vero, erano già previste. Ci sono davvero motivi di preoccupazione per le casse del nostro Comune.
Queste stesse considerazioni le abbiamo ripetute  anche nel Consiglio Comunale del 13 ottobre ma questa volta il Sindaco ha fatto finta di non sentire, non ha nemmeno risposto. Silenzio. E in Consiglio Comunale sta diventando sempre più assordante il silenzio della gioventù che vince e del nuovo che avanza!

Gruppo Consigliare “Per un’altra Vieste”
Annamaria Giuffreda – Giuseppe Calderisi