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Il Parco del Gargano al fianco dei custodi dei saperi e dei sapori

Il Commissario Stefano Pecorella: “La nostra enogastronomia è vessillo sia delle nuove tendenze turistiche (che vedono prevalere tipicità e salubrità in contrapposizione allo stress e all’inquinamento cittadino) sia della valorizzazione della cultura (il cibo diventa momento di aggregazione e condivisione)”

 

Intervenendo alla I edizione di “Profumi e Sapori dell’Arco – Il Pancotto”, l’incontro/convegno svoltosi stamattina a Manfredonia presso  Palazzo Celestini, il Commissario del Parco Nazionale del Gargano ha dichiarato:

“Oggi – e lo si evince anche dai simboli tricolore che ornano la sala – non stiamo celebrando solo una pietanza, bensì la cultura e le tradizioni nazionali nel 150° anniversario dell’Unità. Infatti, il pancotto è un piatto che nelle sue diverse modalità di preparazione unisce tutta l’Italia da nord a sud come una sorta di fil rouge della cultura e dei valori più autentici del Belpaese. Dunque, l’iniziativa di Bruno Mondelli e dei suoi instancabili e ammirevoli amici, parte da un arco, ma diventa un cerchio che abbraccia tutti, nessuno escluso.
Non lo dico per retorica ma per esperienza personale. Lo scorso Capodanno, con degli amici abbiamo pensato che fosse necessario festeggiare l’inizio del nuovo anno mettendo a tavola un piatto tipico, povero ma gustusissimo, il pancotto garganico. Il caso ha voluto che alla stessa tavola sedessero delle cittadine americane che, dopo aver gustosamente chiesto più piatti della pietanza, tornate in America, hanno postato le foto del pancotto sui loro siti web. Così, il piatto tra i più tipici della tradizione culinaria della nostra terra è sbarcato oltreoceano, negli Stati Uniti.
Auspico che i nostri ristoratori rispolverino sempre più ricette di piatti e pietanze nostre, locali. Così facendo, il ritorno positivo di tale strategia non sarà solo quello di aver promosso la cultura e la cucina delle nostre zone, ma sarà, soprattutto, per la genuinità degli ingredienti coltivai e prodotti (pane, pasta, olio, formaggi, agrumi ed altro ancora), ci sarà un sensibile miglioramento della qualità della nostra vita e, scusate, non certo in secondo piano, anche un virtuoso aumento dell’economia delle nostre aziende e qualche posto di lavoro in più per i nostri giovani.
Proprio quest’anno l’Unesco, su indicazione di un Parco Nazionale italiano, ha riconosciuto la Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell’umanità. Questa è la strada della valorizzazione che un territorio come il Gargano, ricco di tipicità e  materia prima genuina ed unica nel suo genere, deve perseguire. La nostra enogastronomia è vessillo sia delle nuove tendenze turistiche (che vedono prevalere tipicità e salubrità in contrapposizione allo stress e all’inquinamento cittadino) sia della valorizzazione della cultura (il cibo diventa momento di aggregazione e condivisione). Abbiamo un grande tesoro a disposizione, dobbiamo solo essere capaci e caparbi a veicolarlo . Non dobbiamo inventarci nulla per far decollare il Gargano, dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare tutt’assieme, ciascuno per le proprie competenze”.
                        
Per ulteriori informazioni
Ente Parco Nazionale del Gargano                                                                                                                                  
 Ufficio Stampa                                                                                                                                                                                          Tel. +39 0884 568939
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