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Vieste – MIMMO SESTA, IL VIESTANO EROE DEL TUNNEL DELLA LIBERTA’

 

In occasione della manifestazione che si terrà a Vieste il 9-10-11 novembre per ricordare la vicenda del viestano Mimmo Sesta e di Luigi Spina, che fra il 1961 ed il 1962 scavarono un tunnel nel sottosuolo di Berlino per far fuggire dalla Germania Est dei giovani studenti, qui di seguito vi riportiamo una ricostruzione della vicenda ed una scheda biografica dell’intrepido viestano. 

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IL GESTO EROICO:  IL TUNNEL DELLA LIBERTA’

Nei primi giorni del mese di agosto 1961 a Berlino si verifica un inconsueto esodo di cittadini dell’Est verso l’Ovest. A migliaia si trasferiscono giornalmente, con le loro masserizie, dalla povera e disastrata Berlino Est, presso parenti e amici della zona Ovest. Si avverte una forte tensione nella città, che fino a quel momento era stata comunque aperta e libera per tutti i berlinesi, nonostante il blocco sovietico. Allo scoccare della mezzanotte tra il 12 e 13 agosto 1961, iniziano i lavori per l’erezione di un confine. Inizialmente costituito da cavalli di Frisia e filo spinato, venne poi sostituito da un cordone di pannelli di cemento armato alto tre metri e, tristemente conosciuto  come “Il Muro di Berlino”. La città viene divisa, Berlino Est è chiusa. Le famiglie vengono disgregate, gli amici vengono separati. E così succede che Peter trovandosi all’Est con la sua famiglia chiede aiuto agli amici italiani.  Mimmo e Gigi, liberi di entrare in Berlino Est in virtù del loro  passaporto straniero, gli promettono solennemente che faranno di tutto per farlo fuggire a Berlino Ovest. Ma per Peter non è facile. Non può affrontare lo scavalcamento della recinzione: lascerebbe a casa moglie e figlioletta.  Mimmo e Gigi, pensano ad una impresa più complessa, già tentata prima da altri, ma senza successo: scavare un tunnel sotto il muro di confine.  Decidono per questa soluzione, proprio perché coronata da precedenti insuccessi e ritenuta ormai impraticabile da parte della Polizia dell’Est. Mimmo è stato l’artefice dell’impresa, a  volte era costretto ad operare da solo in quanto l’amico Gigi, era ricoverato in Ospedale per un intervento chirurgico. In breve: elabora il piano,  progetta  lo scavo del Tunnel sotto la Bernauer Strasse e lo realizza con l’aiuto indispensabile di tanti volontari. Il gruppo iniziale di quattro amici con il passare dei giorni arrivò a contare oltre 40 persone. L’operazione Tunnel della Libertà durò  quasi un anno: ottennero la concessione di un deposito in una fabbrica distrutta e abbandonata dalla guerra, realizzarono una monorotaia dove far scorrere il famoso carrello a tre ruote (denominato oggi “La carriola di Mimmo e Gigi” – Museo del Muro), una linea elettrica, una rete telefonica, un impianto per l’aerazione forzata ed un’impalcatura degna di una classica miniera. Insomma un lavoro enorme che fece esaurire tutti i soldi  degli studenti, dei loro parenti e dei loro amici. Affrontarono mille problemi e diverse interruzioni ma grazie alla testardaggine e alla genialità dei due giovani italiani (finanziamento segreto della televisione americana NBC) il Tunnel fu portato a termine. A questo punto entra in scena Ellen, futura moglie di Mimmo, che ignara fin a quel momento del Tunnel (tutto si eseguiva in assoluta segretezza), accetta l’ invito di Mimmo e Gigi di fare da staffetta. Doveva, in pratica, contattare i profughi e condurli in momenti diversi e con segnali particolari, da varie osterie di Berlino Est fino all’imboccatura del Tunnel, al n. 7 della Schonholzer Strasse. Attraverso il Tunnel della Libertà, lungo 123 metri, oggi ribattezzato “Tunnel  29”, riuscirono a fuggire 29 persone (parenti ed amici dei giovani volontari). Il primo fu Peter e la sua famiglia. John Kennedy quando fu informato  del successo del Tunnel, pianse. 

 

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BIOGRAFIA

Domenico  Sesta, per  familiari ed amici “Mimmo”, è nato a Vieste il 29 gennaio 1937, da Sesta Epifanio (falegname) e Carolina Rado (sarta) in Via Montegrappa n. 6. A Vieste ha frequentato le Scuole Elementari fino alla classe IV con l’insegnante Gelsomina Soldano, per essere poi trasferito nel Convitto Nazionale di Lucera, in quanto orfano di guerra. Il papà, infatti, morì il 21.8.1937 in operazioni OMS (Guerra di Spagna). Mimmo ritorna a Vieste per le feste e le vacanze estive, fino a quando la famiglia si trasferisce definitivamente a Chioggia, dove alla madre, vedova di guerra,  le fu assegnato un impiego statale. Dopo le scuole superiori, Mimmo si iscrive all’Università di  Berlino.  Qui  vive in stretta amicizia con un altro studente italiano Luigi Spina “Gigi”, conosciuto a Gorizia durante le superiori. Gigi  frequenta l’Accademia di Arti Grafiche, Mimmo la facoltà di Ingegneria Civile. Il carattere aperto e solare dei due giovani italiani li porta a stringere amicizia con  giovani studenti tedeschi. Tra questi è Peter Smith che sarà la causa ispiratrice del Tunnel, le cui operazioni iniziate nell’autunno 1961 terminarono  il 14.9.1962. Dopo l’impresa del Tunnel ognuno prese la sua strada. Mimmo ed Ellen si sposarono nel 1963, continuando a far fuggire molti altri tedeschi dall’Est verso l’Occidente, attraverso  una rete clandestina che produceva documenti falsi. Proprio per questo, Mimmo ed Ellen non esternarono mai ai  parenti e agli amici di Vieste la grande impresa del Tunnel.  Temevano ancora ritorsioni da parte della Stasi,  la polizia politica della DDR. Ellen Sesta ha scritto il famoso libro “Il Tunnel della Libertà” da cui furono tratti due film, in Germania ed in Italia.  Il Presidente Ciampi nel 2000 insignì Mimmo e Gigi di medaglia d’oro al Valor Civile.  Il  grande cuore di Mimmo si è fermato per una crisi cardiaca il 5.5.2002.