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Vieste/ Trovato cadavere in stato di decomposizione (10)

Si attendono i risultati del dna per confermare l’identità del cadavere. “Al 99,9% si tratta del viestano Michele Mafrolla”.

 

"Al 99,9% si tratta del cadavere di Mafrolla, ma la certezza 1’avremo solo dopo tutti gli esami utili all’i­dentificazione". Gli inquirenti or­mai hanno pochi dubbi sui resti umani ritrovati ieri tra Vieste e Mattinata. Infatti gli abiti rinvenu­ti addosso a quel poco che era ri­masto dell’uomo, ritrovato quasi in stato scheletrico, "sono compa­tibili con quelli segnalati dalla fa­miglia del ragazzo di Vieste" han­no confermato gli inquirenti. Ma­glietta viola, jeans e scarpe da gin­nastica rosse. Tutto combacia e corrisponde. Non trattandosi però di un cadavere, ma più che altro di resti perché delle gambe c’era solo lo scheletro, mentre dal busto in su era rimasto poco più, bisogna at­tendere gli esami autoptici per po­ter dare la certezze che si tratti del 27 enne Michele Mafrolla. Sarà ef­fettuata la prossima settimana l’autopsia sul cadavere ritrovato martedì in località Valle del Pa­lombaro in agro del comune di Vieste. Al momento sono stati ef­fettuati solo una serie di esami esterni e radiologici, come la tac mentre sono stati prelevatii capel­li e resti di materiale organico pre­senti all’altezza dell’addome per estrapolare il dna della vittima. Pare, secondo prime indiscrezioni, che in base ad una prima ispezio­ne cadaverica, il medico legale ab­bia già individuato le eventuali cause del decesso. Particolari, però, che non sono stati resi noti . Ovviamente la notizia ha sconvol­to i familiari di Mafrolla. La madre del ragazzo ha avuto un malore ed è svenuta, anche perché nono­stante non avesse più speranze di ritrovarlo vivo, desiderava almeno poterlo rivedere un’ultima volta. I Vigili del Fuoco martedì erano ar­rivati da Foggia per la pietosa ope­razione di recupero dei resti, ed hanno dovuto calarsi con le funi nel canalone a fianco della strada in modo da non danneggiare le os­sa in nessun modo e consentire co­sì il miglior lavoro di analisi agli esperti di medicina legale. Nella zona non sono stati ritrovati nean­che la collanina, l’orecchino e l’a­nello che Mafrolla portava. Entro pochi giorni dovrebbe arrivare il responso almeno per ciò che ri­guarda riguarda l’età della vittima. Un esame più semplice di quello del dna, che richiede comunque alcuni giorni, potrebbe dare ele­menti in più per capire se lo sche­letro può appartenere ad un uomo di 27 anni, oppure no. Intanto la storia di Mafrolla prosegue anche sul web, ma assume i contorni del gossip e degli equivoci amorosi, che non è escluso che siano collega­ti con la sua scomparsa. A poche ore dal ritrovamento dei resti che potrebbero essere del ragazzo, la sua fidanzata ha fornito una nuo­va versione sulla sua gravidanza, dopo aver condiviso spiritual­mente con Michele il parto. "Vo­glio ricordare a tutti quelli che commentano la mia vita che il mio ragazzo Michele era consapevole della situazione a cui stava andan­do incontro, cioè che la bambina non era sua figlia. Chiaro?". La sto­ria sembra ribaltarsi quindi, dopo che qualche settimana fa la stessa ragazza aveva commentato così la nascita della propria bambina sul suo profilo Facebook: "Amore mio, domenica è nata la nostra principessa … è bellissima. Avrei voluto averti accanto nel momen­to più difficile, ma nello stesso tempo più bello della vita mia e la tua. Si amore, perché domenica al­le 12.40 sei diventato papà". La fa­miglia del ragazzo anche aveva confermato durante una puntata di "Chi l’ha visto?" la tesi della ra­gazza, però forse in un giorno co­me quello di ieri si aspettava più qualche messaggio di cordoglio da parte della ragazza che precisazioni sulla sua gravidanza.    

Luca Preziosi
L’Attacco