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Vieste – IN CONSIGLIO, LE MINORANZE CONTESTANO LE PROCEDURE E LA MAGGIORANZA FA MURO

L’ultima seduta del Consiglio Comunale dello scorso 24 novembre si è svolta senza la presenza in aula delle forze politiche di minoranza ("Vieste Ripartiamo", "Per un’Altra Vieste" e "Nuovo Centro Destra"). Ben sette consiglieri comunali hanno deciso di non essere presenti in aula così che la sola maggioranza ha garantito il numero legale per approvare i pochi argomenti all’ordine del giorno, tra questi il Piano per il diritto allo studio per il 2012 e quello più prettamente politico riguardante l’assestamento di bilancio. La scelta delle minoranze è scaturita dalla contestazione all’operato del presidente del Consiglio Comunale, Michele Mascia, che ha inviato nello stesso la convocazione sia del Consiglio Comunale che della conferenza dei capi gruppo consiliari. Gli stessi consiglieri di minoranza hanno anche contestato alla presidente della Prima Commissione Consiliare, Giuseppina Falcone, la convocazione di tale organismo appena 48 ore prima della seduta del Consiglio Comunale.
Il capo gruppo di "Vieste Ripartiamo", l’ex sindaco parlamentare Domenicantonio Spina Diana, ha contestato, invece, l’efficacia delle sedute Commissioni consiliari che a suo avviso, senza la presenza della minoranza, non possono discutere alcun argomento posto all’ordine del giorno, da ciò ne scaturisce la nullità della stessa convocazione di ogni Consiglio Comunale.
«Il Consiglio Comunale è stato convocato — ha spiegato il presidente Mascia — nei termini previsti dal Regolamento per il funzionamento dello stesso organismo. Altrettanto vale per la conferenza dei capi gruppo. Anzi quest’ultima può essere convocata anche prima dell’inizio della seduta del Consiglio Comunale. Per cui questa contestazione è molto pretestuosa: regolamento alla mano non si riscontrano irregolarità denunciate dalle minoranze».
«Non sono sorpreso di quanto accaduto. — ha proseguito Mascia — ormai devo farmi l’abitudine a questo tipo di opposizione. Sono solo dispiaciuto per i cittadini che non meritano questa opposizione e, per dirla tutta, non meritano questo andamento lento della mia maggioranza… Le colpe le dobbiamo dividere in parti uguali: da una parte la mia maggioranza ancora alle prese con la situazione finanziaria e l’assenza di ogni minima programmazione, dall’altra questa minoranza che ha cavalcato molto la vicenda Tarsu senza creare le premesse per un confronto politico serio. Offendere pochi per offendere tutti: di quella vicenda si è parlato troppo e si è creato un’allarme sociale pericoloso. Ora siamo ai cavilli. Mimì Spina questa volta si è superato, ha detto che le Commissioni consiliari non si possono tenere se non vi è la presenza di almeno due gruppi. Bravo Mimì: è un’osservazione che non smentisco. Ma nella sostanza che cosa significa? La maggioranza è rappresentata da un solo gruppo consiliare e quindi l’unico capo gruppo li rappresenta tutti. Lo scopo della Commissione è quello di discutere gli argomenti posti all’ordine del giorno: perché la minoranza non l’ha fatto? Questa è la risposta che la minoranza deve dare ai cittadini».