Menu Chiudi

Prima Categoria/ Gargano Calcio in scia delle prime

Il pareggio con la Nuova Molfetta non frena le ambizioni della formazione.

 

  Domenica si torna a giocare sul campo amico, a Rodi Gargano contro l’Ordona, puntando solo alla vittoria.
Il pareggio di domenica scorsa con la Nuova Molfetta non ha frenato le ambizioni del Gargano calcio che resta sempre nella scia delle prime della classe nel campionato di «Prima categoria». Domenica si ritorna a giocare sul campo amico (a Rodi con l’Ordona) per ritornare ad ottenere il massimo dei risultati e giocarsela fino alla fine, Ci credono gli uomini del patron Agostino Triggiani anche se tutta la squadra è consapevole della forza dell’avversario che nell’ultima di campionato ha espugnato il campo dell’Atletico Andria. Ma la mente è ancora rivolta al pari con i baresi di domenica scorsa. «Peccato, perchè abbiamo avuto una marea di situazioni che potevano essere sfruttate e quando si crea così tanto e non si fa gol ti dispiace – dice il tecnico Casarella – ma sono contento per quanto fatto, ma non lo sono per quanto non realizzato e per non aver portato a casa il risultato pieno. Però, ripeto, lo spirito era giusto, l’approccio giusto, il dispiacere dopo la partita era quello giusto, quindi vuol dire che ci sono i presupposti per continuare». Si riparte già domenica. «Da domenica inizia un altro campionato – rimarca Elia Ranieri – che è completamente diverso rispetto a quello del girone di andata, perché i punti sono molto più pesanti e per certe squadre un punto significa vivere o morire e quindi troveremo difficoltà di gran lunga maggiori e sarà difficile fare motti positivi e se lo faremo saremo bravi. il campionato dovremo sudarcelo fino alla fine se vorremo sperare di portare a casa qualcosa di importante e incontreremo delle difficoltà, ci saranno delle vittorie, ma anche delle sconfitte perché il calcio è questo. Attraverso il lavoro e l’incremento delle nostre esperienze sul campo cercheremo di risolvere i problemi che incontreremo». Squadra giovane e spesso inesperta. «I giovani, beati loro, sono tali ed è anche giusto che paghino un po’ di pegno, ma stanno facendo esperienza sul campo – rimarca il patron Agostino Triggiani -. Quando dico che questa squadra deve essere orgogliosa di quello che ha fatto fino ad oggi lo dico non per dare una "slinguazzata", ma perché in alcune partite eravamo in diciotto contati e siamo riusciti ugualmente a rimanere sempre nella scia della vetta, ecco perché devono sentirsi orgogliosi di quello che hanno fatto».

Antonio Villani