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REPORTER DELLA TUA CITTA’ – Vieste, dove sono finiti i sorrisi?

Tutti i giorni ci capita di entrare in qualche negozio, bar o agenzia o checchessia, e lì, trovandoci in un luogo pubblico, ci si aspetta un interazione educata e quanto più garbata e amichevole con chi ci lavora, ma ahimè, si nota in modo più che evidente una progressiva perdita di ospitalità e cortesia, il ché è alquanto frustrante, pensate per esempio a quanto è irritante che ad un nostro gioioso “Buongiorno” ci venga data come risposta un seccato e distaccato “Dica !”.  Ora non intendo rivendicare per noi clienti un trattamento riservato ai VIP, infatti è chiaro che quando prendiamo un caffè ad un bar, o compriamo il latte in un supermercato o acquistiamo il pane al forno siamo solo uno dei tanti clienti del giorno, ma per lo meno ritengo che ad un sorriso da parte del cliente sia dovuto almeno un sorriso di cortesia da chi sta dall’altra parte.
E’ incredibile infatti l’effetto che può avere un semplice sorriso sugli altri e noi stessi. Sorridendo suscitiamo un atteggiamento favorevole negli altri, li mettiamo a proprio agio e questo favorisce un interazione positiva (noi clienti saremo così più propensi a tornare a bere un caffè, comprare il latte e prendere il pane da voi commercianti sorridenti). Ma non è da scartare anche l’effetto che il sorriso può avere su di noi. Infatti non tutti sono a conoscenza del fatto che le espressioni facciali da noi assunte provocano una variazione a livello del sistema nervoso autonomo e possono quindi condizionare le nostre emozioni. Perciò se ci imponiamo di sorridere, quand’anche il sorriso non corrispondesse ad il nostro stato d’animo reale, proveremo sensazioni positive perché il nostro sorriso andrà a stimolare la produzione degli ormoni del buonumore nel nostro organismo. Visto che è così, c’è tutto da guadagnarci se sorridiamo alla vita, come anche diceva la scrittrice George Eliot “Se sorridi ti fai degli amici, se ti accigli ti fai venire le rughe”.

Domenico Ranieri