Menu Chiudi

Parco:si accende il dibattito. Scontro Tavaglione-Pecorella

Sul futuro del Parco nazionale del Gargano il dibattito si fa sempre più acceso. a marzo scade il mandato del presidente Stefano Pecorella, e come sempre accade alla vigilia dei rinnovi delle poltrone la politica accende i motori. Ma questa volta non è solo il mondo politico a farsi sentire. Anche la cosiddetta società civile vuole dare il suo contributo. Ieri sera a Vico del Gargano il comitato “Un manifesto per il Parco” coordinato da Felice Piemontese, Domenico Ottaviano e Domenico Antonacci ha organizzato un incontro per far capire a chi dovrà decidere il prossimo presidente (Regione Puglia e Ministero Ambiente) che questa volta è necessario ascoltare le istanze che arrivano dal territorio. “Non vogliamo nomi calati dall’alto”. A Vico sono intervenuti in tanti, ad iniziare dai tre promotori del dibattito. “Un incontro per parlare di progettazione, programmazione, di contenuti e non di poltrone e persone. la partecipazione di cittadini del Gargano – aggiunge Felice Piemontese – è stata massiccia, a significare che alla gente il tema interessa molto. Dopo sette anni non può continuare a sopravvivere un cerchio magico dove tutto è frutto di accordi lontani dal Gargano e dagli interessi del territorio. Non ci fermeremo a Vico. Nei prossimi giorni chiederemo il coinvolgimento ufficiale della Comunità del Parco”. E a proposito della Comunità del Parco, il suo presidente, il sindaco di Peschici, Franco Tavaglione è andato giù duro. “Una gestione disastrosa. Per sette anni il Parco è stato distante anni luce dal territorio. Noi sindaci non siamo mai stati coinvolti nelle scelte strategiche”. All’incontro di ieri sera anche il coordinatore del Movimento No Triv, Raffaele Vigilante, che ambisce e non poco alla presidenza del Parco. “Una bella conferenza. Ho apprezzato la presenza e il coraggio di Pecorella, ma il suo tempo è scaduto. Stefano deve capire che il Gargano vuole altro. Sono sette anni che il Parco non va gestito secondo le aspettative dei cittadini”. A seguire la conferenza è arrivato anche il presidente Stefano Pecorella che dopo aver ascoltato i vari interventi ha illustrato il suo operato. Conclusioni: Ieri sera si è creato un sentimento della comunità che è consapevole dell’importanza del Parco e si è consumato una rottura tra la Comunità del Parco che vuole essere attiva e una gestione solitaria dello stesso parco. Quanto ai nomi è ancora presto. Pecorella punta alla riconferma. Dalla sua tutti i sindaci vicini all’assessore regionale Leo Di Gioia, lo stesso assessore che cercherà di convincere Emiliano. E il PD? Si riunirà lunedì sera, anche se una parte del partito pare essersi schierata a favore dell’ex sindaco di Lesina Antonio Trombetta. E le associazioni ambientaliste? Per il momento silenzio assoluto.