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Vieste/ Alla Fondazione Turati il XXV anniversario della giornata Mondiale del malato. Riceviamo e pubblichiamo.

E’ mia premura scrivere un piccolo pensiero per l’evento svoltosi ieri presso la Sala Convegni della Fondazione Filippo Turati Onlus. Evento, che ha visto come protagonista l’Arcivescovo Mons. Michele Castoro, per celebrare il XXV anniversario della giornata Mondiale del malato, voluta da Papa San Giovanni Paolo II in occasione della festa della Madonna di Lourdes che ricorre l’11 febbraio di ogni anno. È stato un grande onore per noi ricevere l’arcivescovo Castoro in quanto figura di fede, di speranza e di gioia. Gioia che trapelava dagli occhi dei pazienti , da chi opera in questa struttura , da chi ha voluto godere di una presenza tanto importante e fondamentale per il nostro territorio. E’ stato bello ed emozionante presenziare alla celebrazione della Santa Messa preceduta dalle confessioni, tenute dai sacerdoti delle nostre parrocchie. Bello il clima che tutti abbiamo respirato , emozionante , intenso , clima di serenità , di spiritualità e di grande di unione. Il malato come ha più volte sottolineato nell’omelia l’Arcivescovo, prima di essere considerato un paziente, deve essere necessariamente riconosciuto quale individuo, persona con sentimenti, paure , emozioni vive , mani bisognose di slanci affettivi , di carità. Nel volto di ogni ammalato , tra le rughe dell’anziano dobbiamo saper cogliere la figura del Signore e pertanto esserne riconoscenti, manifestando amore, sincerità e vita. Al termine della Santa Messa, Mons. Castoro ha incontrato la Direzione Amministrativa con la presenza del Sindaco Giuseppe Nobiletti e dell’Assessore ai Servizi Sociali Graziamaria Starace. Un thè speciale, un momento riservato e sincero, umile anche, durante il quale si sono espressi pensieri di condivisione su questioni sociali e culturali del nostro meraviglioso paese. Emozionante è stata poi la visita che L’Arcivescovo ha fatto a tutti i pazienti allettati e pertanto impossibilitati ad assistere alla funzione religiosa. Sono state elargite carezze e preghiere per chi è ferito nel corpo e nello spirito… momenti sublimi e di grande vicinanza a Dio. La serata è terminata con un buffet offerto dalla Fondazione Turati e con un momento ricreativo animato da musica e balli. Un grazie speciale va allo staff della Fondazione Turati di Vieste, staff del quale sono orgogliosa di appartenere. Un grazie sincero quindi non può non andare al Direttore dott. Angelo Tomaro, alla dott.ssa Casamassima Angela, all’educatrice della RSSD dott.ssa Paola Lorusso, al mio prezioso collega Ignazio Ruggieri, ai manutentori Pasquale Monacis, Lorenzo Esposto e Michele Cannarozzo, ai Medici di struttura, dott. Galati, dott De Marinis, dott.Cagnetta, agli infermieri e operatori che quotidianamente portano avanti la loro missione. Un grazie sincero alla sede centrale di Pistoia che ci permette di operare sul territorio viestano con fiducia e speranze nel futuro.

Un caro saluto.

Maria Vittoria Nobile