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Eccellenza – L’Atletico Vieste chiude una stagione da incorniciare

La sconfitta odierna subita sul campo del Trani non deve cancellare l’impresa compiuta dall’Atletico Vieste in questa annata sportiva: il sesto posto finale è da considerarsi un successo da scrivere negli annali se si considerano le difficoltà con cui la società si è approcciata a questo campionato. A fine luglio tanti, troppi segnali lasciavano intuire che l’Atletico Vieste non avrebbe effettuato l’iscrizione in Eccellenza, rischiando di dover ripartire dalla seconda categoria. Le tante riunioni estive portavano all’allargamento societario e alla nascita del “triumvirato dei presidenti” (a Lorenzo Spina Diana si sono affiancati Michele D’Aprile e Michele Prencipe), apportando energie nuove e ritrovato entusiasmo, e quindi la voglia di restare nella Premier League pugliese.

Doveva essere la stagione della valorizzazione dei giovani viestani, e così è stato: Franco Cinque e Francesco Bonetti (i due allenatori che si sono susseguiti sulla panchina dell’Atletico) hanno fatto esordire tantissimi ragazzi provenienti dalla juniores, molti anche nati nel 2000: una decisione coraggiosa considerando che il regolamento prevedeva la presenza in campo di almeno due ’97 e un ’98.

Ma è stata anche la stagione dell’attaccamento alla maglia di quei giocatori che, richiesti da varie società, hanno deciso di restare o di tornare a giocare per l’Atletico Vieste: i viestani Innangi, Sollitto, Silvestri e Gallo, i confermati Caruso e Milella, e i rientrati Colella (dopo una brevissima apparizione a Cerignola), Paolo e Rocco Augelli (avevano iniziato la stagione a Trani, poi si sono trasferiti tra Abruzzo e Molise, rientrando a Vieste nel mercato dicembrino), Triggiani (stagione iniziata a San Severo) e Compierchio (al suo ritorno dopo un paio di campionati in Campania).

Cosa sarà dell’Atletico Vieste per il prossimo campionato? La chiusura anticipata della stagione agonistica (a 16 squadre quest’anno, a 18 quello scorso) dà più tempo alla dirigenza di ragionare e decidere su quali decisioni prendere, con l’obiettivo di riportare l’Atletico Vieste ai nastri di partenza del prossimo campionato di Eccellenza.

La compagine viestana occupa ormai un posto di rilievo nel calcio pugliese, se si considerano le sette partecipazioni consecutive alla massima competizione regionale (oltre alla toccata e fuga nel 1992/93). Il campionato di Eccellenza è il quinto per importanza assoluta (dopo serie A, serie B, Lega Pro e serie D), secondo tra i dilettanti: tra le avversarie che l’Atletico ha incontrato (e qualche volta anche battuto) da quando milita in questa categoria, ci sono il Francavilla Calcio, il Monopoli e la Fidelis Andria, attuali protagoniste della Lega Pro; ma anche il Manfredonia e il San Severo, per citare squadre di città importanti e geograficamente vicine a Vieste, che ora sono in serie D. Se si esclude la salvezza conquistata a Francavilla nella finale play-out del 2011/12, l’Atletico ha sempre chiuso la stagione nella prima metà della classifica, sfiorando più volte i play off: settimo all’esordio, nono nel 2012/13, poi sesto e due volte quinto, oltre al sesto posto nella stagione appena conclusa. Da ricordare la rocambolesca finale di Coppa Italia persa ai rigori contro il Casarano nel 2013/14.

Una curiosità legata agli ultimi due campionati: a chiudere alle spalle dei vincitori (rispettivamente Gravina e Audace Cerignola), e del Bitonto arrivato secondo quest’anno, si sono piazzate Team Altamura, Casarano, Barletta e Vieste sempre nello stesso ordine. I trascorsi in categorie superiori delle squadre che hanno preceduto l’Atletico confermano ancora una volta quanto già detto: la compagine viestana occupa un posto di rilievo nel calcio pugliese! Sarebbe un peccato infrangere questo traguardo.

Sandro Siena