Commessosi da detto Ill.mo Presidente del Consiglio il disimpegno di tale affare ad uno dei prosecutori della regia dogana di Foggia alla quale comunicò la bastante facoltà di eseguire gli ordini reali e quelli conferititisi a Ischitella avendo cominciato a praticare le diligenze per l’apprezzamento dei fatti espediti sebbene l’accusa trovasse veri ,ma eseguiti in diverse circostanze per non di meno essendo entrati nel dubbio che ciò accadeva per la subordinazione a testimoni costrinse il detto Ill.mo Marchese alla parola regia e lo apportò in Ischitella nella distanza di trentasei miglia e unitamente con il suo assente vuole razionale affinché fossero esattamente rimasti adempiti gli ordini reali ed essendo continuate le diligenze e che teneva sussistente le varietà di detta circostanza dei fatti ,riferì con sua diffusa relazione tutto l’occorrente al medesimo Presidente del consiglio chiedendogli l’oracolo che produce prendere a giudiziaria inferta e quei fatti in Ischitella si fu ordinato che avesse ricevuta l’informazione sopra il capo dell’esazione che si faccia con la tassa a battaglione non essersi molestato,
Giuseppe Laganella