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Vico/ Buio nelle vie, buio sugli affari. Riceviamo e pubblichiamo

Rabbia e preoccupazione fra i commercianti, studi professionali ed altre attività a seguito della nuova “ illuminazione “ crepuscolare, che ha trasformato il paese in una passeggiata cimiteriale.
I circa settanta negozi di vario genere, studi professionali, uffici, che si snodano fra via Di Vagno, piazza Guglielmo Marconi e Corso Re Umberto, fino al limitare del Centro storico e Fuoriporta, hanno sperimentato gli effetti edificanti delle lampade a LED.
Commercianti e liberi professionisti, preoccupati dalle ripercussioni sulla clientela e sul volume degli affari, sulla sicurezza pubblica, stanno discutendo quali forme di protesta mettere in atto per chiedere il ripristino di una adeguata illuminazione: incontrare gli amministratori; rivolgersi al Prefetto quale rappresentante Territoriale; presentare un esposto alla Magistratura.
Effetti che si sono già rovesciati, fra le proteste degli abitanti, nei quartieri periferici della zona 167, quartieri esposti alle accurate visite di ladruncoli e malintenzionati.
Ad oggi bocche cucite e silenzio assoluto; nulla si sa ancora sui correttivi che gli amministratori, l’Ufficio Tecnico del comune, la direzione lavori, la ditta esecutrice, vorranno adottare per ripristinare una corretta e adeguata illuminazione per placare gli animi esagitati di cittadini e commercianti. Solo un andirivieni, e un sostare qua e là, di visi tecnici noti e molto noti a palazzo San Domenico per trovare la solita pezza a colore e restituire un po’ di decoro perduto. Sostituire la palificazione con altezza superiore? Sostituire le plafoniere? Orientare meglio il fascio di luce? Sostituire le lampade? Qualsiasi cosa e correttivo, purchè Vico del Gargano ritorni ad essere illuminato com’era fino a qualche giorno fa.

Michele Angelicchio