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Minniti annuncia la nascita di un corpo speciale: i “Cacciatori del Gargano”

Riorganizzazione e potenziamento dello strutture. Su questi due assi si muove l’azione del Ministro dell’Interno Marco Minniti per contrastare la criminalità in provincia di Foggia.

Reparto prevenzione crimine a San Severo, arresti, sequestri, controlli e rafforzamento degli organici. Ma soprattutto la nascita di un corpo speciale: i Cacciatori del Gargano. Nel question time alla Camera, il ministro dell’Interno, Marco Minniti ha parlato oggi della guerra alla malavita foggiana da parte dello Stato. “Nell’agosto 2017 è stata perpetrata una strage a San Marco in Lamis, sul Gargano – ha ricordato il parlamentare Piepoli nella sua interrogazione -, che è l’ultimo atto di una faida che si trascina da sin troppo tempo e che insanguina il nord della provincia di Foggia. Come è noto, un commando di malavitosi ha ucciso quattro persone: due pregiudicati (tra cui il boss, Mario Luciano Romito) e due passanti che hanno avuto la sola colpa di essere al posto sbagliato nel momento sbagliato, mentre solo il caso ha salvato una turista che ha rischiato di rimanere anche lei vittima della strage citata”.

“Appare evidente – ha continuato Piepoli – che nel Gargano lo Stato rischia di andare in minoranza e che queste vicende dimostrano la sconfitta della retorica e dell’autoassoluzione della politica. In particolare, appare chiaro allo stesso interrogante come manchi un vero controllo delle coste garganiche, usate dalla criminalità come vere e proprie basi logistiche per le loro azioni criminose, per questo, ad esempio, l’interrogante ritiene, da un lato, necessaria la costruzione di un sistema capillare di telecamere per il controllo di un territorio complesso e difficile come il Gargano, nonché, dall’altro, un’azione volta a rendere permanente l’insieme dei supporti forniti per fronteggiare la criminalità, costituendo, ad esempio, uno specifico corpo di carabinieri, che potrebbero chiamarsi “Cacciatori del Gargano” (sono in corso attività propedeutiche per istituire questo reparto in pianta stabile, ndr). Va riconosciuto che, con la tempestiva reazione del ministro interrogato e del Governo, è stato dimostrato che, comunque, lo Stato non si rassegna a vedere un’importante porzione della Puglia sottratta alla maestà della legge, per essere assoggettata al potere di organizzazioni criminali, ormai così potenti da inquinare la vita economica e politica non solo del Mezzogiorno, ma anche dell’intero Paese”.

Dal 10 agosto (giorno successivo alla strage di San Marco in Lamis) al 22 ottobre, -20,41% di reati consumati rispetto ad analogo periodo del 2016, sequestrati più di 4.100 chilogrammi di droga e numerose armi e munizioni. Controllate in Capitanata 65mila persone. Denunciate 549, arrestate 302 fra cui alcuni esponenti di spicco della criminalità organizzata, eseguiti 153 fermi penali, controllati 52.769 veicoli, effettuati 12.712 controlli domiciliari e 3.067 perquisizioni. Minniti ha poi confermato un ulteriore rafforzamento con l’istituzione del Reparto prevenzione crimine a San Severo (sede già individuata) per avere così, in Puglia, tre reparti del genere, l’istituzione del corpo speciale “Cacciatori del Gargano” e, infine, ha ricordato che è in atto un Protocollo con la Regione per l’introduzione di sistemi di tecnologia avanzata sul territorio, a cominciare dall’installazione della videosorveglianza fino all’utilizzo dei droni.