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Vieste – Max Gazzè è (quasi) viestano

Max Gazzè è (quasi) cittadino viestano. Nel corso del Consiglio Comunale di questa mattina è stata votata all’unanimità la proposta di conferirgli la cittadinanza onoraria per (come si legge nella delibera) “aver saputo efficacemente diffondere ‘La leggenda di Cristalda e Pizzomunno’ in ambito nazionale ed internazionale con la presentazione dell’omonimo brano alla 68esima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo – anno 2018 -, contribuendo in modo significativo alla conoscenza e alla promozione della Città di Vieste”.

Nella presentazione della proposta, l’assessore al turismo Rossella Falcone ha precisato che l’Amministrazione avrebbe voluto dedicare per questo evento un Consiglio Comunale straordinario da tenersi con la presenza del cantautore romano, possibilmente in una location suggestiva o comunque che avrebbe garantito la presenza di pubblico, ma l’entourage di Gazzè ha preferito rimandare la cerimonia di conferimento in un sabato di aprile. In quella occasione, sarà data anche l’esecutività all’atto approvato oggi, sancendo ufficialmente l’inizio della cittadinanza onoraria.

Sempre l’assessore Falcone ha comunicato che Max Gazzè vorrebbe far partire il suo mini-tour estivo “Alchemaya” proprio da Vieste (orientativamente per fine luglio) prima di esibirsi in 4 location mozzafiato come le Terme di Caracalla a Roma (5 agosto), lo Sferisterio di Macerata (7 agosto), il Teatro Antico di Taormina (25 agosto) e l’Arena di Verona (2 settembre). Nei prossimi giorni alcuni componenti dello staff di Gazzè verranno a Vieste per trovare una location adeguata ad ospitare il concerto, avendo già scartato l’ipotesi della Marina Piccola (dove si tenne il concerto dello stesso cantautore nel 2013). Al sopralluogo dovrebbe partecipare anche un responsabile della sicurezza di due importanti manifestazioni tenute nei giorni scorsi nel foggiano: quella organizzata nel capoluogo dall’associazione Libera in memoria delle vittime di mafia, e la visita di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo. Il suo compito sarà quello di indicare come suddividere gli spazi, comprese le vie di fuga, in ottemperanza delle rigorose norme introdotte all’indomani di quanto accaduto nella piazza di Torino la sera della finale di Champions League dello scorso anno. “Proporremo di svolgere il concerto all’inizio del lungomare Mattei a pochi metri da Pizzomunno – ha confessato l’assessore Falcone – sperando che sia proprio quella la famosa notte che ogni cent’anni…”