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Un processo al Visconti a Ischitella nel 1758 (91° parte).

Ricevuto nello stesso giorno e stesso luogo.
Michele de Angelis di questa terra d’Ischitella dice di essere mastro fabbricatore di età sua di anni 60 dice in setta terra detto teste con giuramento di detta terra e esaminato su ciò che è nella presente e acquisimmo.
E io so che io deposto in questa terra d’Ischitella fosse stato formato il catasto generale a tenore delle istruzioni del Tribunale della Regia Camera e se questo sia stato pubblicato o eseguito fino al presente giorno e non essendosi eseguito per colpa di chi e per quale causa detto Signore la verità io o di sapere sopra quanto mi domanda come per quando mi vedo ricordando verso l’anno 1748 in 1749 fu pubblicato in questa terra d’Ischitella mia patria il catasto generale che era stato fatto ,con essersi cominciato ad eseguire col catastuolo che fu formato a tenore del catasto predetto il quale mi ricordo che si continuò per uno o due anni appresso ,ma poi fu si desistette di far più il predetto catastuolo e dai governanti pro tempore di questa Università e si è formata da essi stessi una tassa volgarmente detta a battaglione con caricarsi rispettivamente nei pesi dei cittadini come meglio loro è piaciuto senza che da alcuno mai ne sia stato inteso e perciò hanno eletto i deputati i quali tra di loro senza nemmeno sentire i cittadini predetti hanno formato detta tassa a battaglione la quale irremissibilmente poi è stata esatta e nonostante che di ciò i medesimi cittadini se ne fossero intesi gravati ed in ogni anno coi governanti di questa Università se ne fossero lamentati come ho fatto io particolarmente in tempo dell’elezione del Sindaco pretendendo che si fosse eseguito il catasto pure per essere stati i sindaci pro tempore gli altri eletti per lo più benestanti ai quali rendeva conto che si fosse fatta la tassa a battaglione e non si fosse eseguito il catasto per avere la libertà di caricare le loro partite-Continua.

Giuseppe Laganella.