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CIAO MAESTRA CLAUDIA: PESCHICI SALUTA UN PEZZO DI CULTURA!

Se al termine Cultura potessi aggiungere un sinonimo, sicuramente citerei il Tuo nome, Maestra Claudia…

All’alba di oggi sei stata chiamata a chiudere un Libro inestimabile della Storia peschiciana, il quale resterà ben custodito nelle menti nei cuori di ognuno, perché nei capitoli c’è l’amore, la passione, l’educazione, il coraggio, la sapienza….di una Donna vulcanica, sempre in eruzione…dentro e, soprattutto, fuori la scuola…tanto da coinvolgere l’intera comunità in numerose iniziative propositive, con pagine e pagine di copioni, grazie al singolare metodo di insegnamento.

Impossibile, in questo commovente momento, sintetizzare la Tua Vita vissuta, dinnanzi ad una lavagna e ai piedi di un palcoscenico, perché ho paura di farti un torto, non riportando una cosa, piuttosto che un’altra: la Tua Biografia merita una giusta lettura, attenta e dettagliata!

Mi limito, con un nodo alla gola, nel pubblicare alcuni pensieri spontanei e un ricordo fotografico estrapolato dal passato dell’Associazione “Ars Nova” – Peschici. A tutta la Compagnia teatrale hai trasmesso l’Opera in vernacolo partenopeo, con grinta e determinazione, come solo Tu sapevi magistralmente fare, adattare, evidenziare. Nonostante gli acciacchi dell’età, la voglia di stare dietro ad una cattedra, per la crescita artistica delle persone, era sempre attiva.

Una Colonna locale, così amavo definirti ad ogni fine spettacolo, ricordi? L’ultima volta, seguì pure la frase: “…se la sposti, crolla C.so Garibaldi…”, in riferimento alla casa ubicata in centro. Beh, quella via sicuramente non scomparirà, ma perde un cervellone storico, dal quale sono emerse pure genialità.

Hai allietato il passato dei miei genitori, tenuto vivo il mio presente nel sociale, sarai fonte inesauribile per il futuro!!!

Si spegne la luce nella tua casa, che si intravedeva tra le persiane della porta; appassiranno le piante ai lati del salone, che non avranno più la tua acqua; saranno sempre coperte le carte da gioco sul tavolo; vuota la sedia vicino al camino; non avranno più lo stesso odore le verdure che amavi cucinare.

Da lassù, sono certo che continuerai imperterrita a fare la Maestra di…”pane e cultura”!

Un abbraccio affettuoso a tutta la Famiglia Afferrante, in modo particolare a Domenico e Sergio, figli di un grande esempio umano.

Ciao Maiè.

Con affetto, Francesco D’arenzo.