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Un processo al Visconti a Ischitella nel 1758 (106° parte).

Possiede colla metà del lago,l’altra metà la possiede l’Ecc.Principe di Tarsia in aggiunta colla torre : il permesso degli affittatuari della pesca di detto lago e costo e denari affittata precisamente detta parte di detto dall’Ecc.mo Sig. Principe a Francescantonio d’Avolio ,Mag.co Gio del Duca,Diego Sabatello ,Giuseppe Ventrella ed Mag.co Angelo d’Avolio di detta terra a ducati 1861 l’anno detrattone annui ducati 166 di cenzo che detta sopra metà si corrispondono alla casa di Tremiti ,ed altri avanzi pagano dai medesimi proprietari.,solo per quello che appartiene alla porzione del detto Ecc.mo ,atteso altra tassa fu corrisposta dall’Ecc.di Tarsia ,cioè in San Aniello in Napoli in trentacinque capitoni ,quattro alla Trinità di San Severo,come dei trentacinque tre capitoni a Santa Barbara di Rodi,dei dodici due di pesce di anguille e capitoni due a San Leonardo e in più ducati sette e mezzo e capomazzi sette fatti alla Beata Vergine di San Pulsano di Monte Sant’Angelo e ducati sei, a San Benedetto di Monte Sant’angelo ducati dieci e e di pesce due anguille,all’Ordine di Ripalta ducati 15 e capitoni 92 come anco per riparazioni di detta torre e forniti sandali ,barchette a Rodi ed altri ordini di sua parzione circa ducati l’anno ne restano annui ducati 1665.
Possiede una vigna deserta al luogo detto il Piano confinante colla vigna dell’Ecc.mo del mag.co Domenico Iacovazzo la quale si è venduta a a Giacomo di Monte senza pagamento alcuno col peso che sa di coltivare accollo al quale sono giornate quindici di muscatello dato alla parte al medesimo di Monte e dà cui se ne ricavano circa ducati cinque l’anno.

Giuseppe Laganella