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Manfredonia – IL 12 GIUGNO A “PALAZZO DEI CELESTINI” IL PRIMO ‘INTERNATIONAL NASH DAY’

NASH è un acronimo che sta per steato epatite non alcolica. È la forma più grave di steatosi epatica non alcolica (NAFLD) ed è caratterizzata dalla presenza di un accumulo anormale di grasso nel fegato che, in alcuni individui, può evolvere in danno cellulare epatico (gonfiore epatocellulare) e infiammazione. L’aerazione e l’infiammazione epatocellulare – a volte chiamata necroinfiammazione – sono comunemente considerate come i driver della progressione della malattia, o come le cause alla base della malattia. Con l’evolversi della NASH, nel tempo può portare a cicatrici eccessive nel fegato (fibrosi), una risposta naturale alle lesioni che può portare alla cirrosi epatica o al cancro del fegato.

La steatosi non è solo una condizione morbosa ma aggrava e complica il diabete e rappresenta un fattore di rischio indipendente di malattia cardiovascolare. Purtroppo la Nash è una malattia silente, asintomatica e subdola ed i pazienti possono rimanere ignari della condizione del loro fegato fino agli stadi più avanzati.

Poiché ad oggi nessun farmaco si è rivelato efficace, è necessario monitorare nel tempo i pazienti che ne sono affetti per prevenire e curare le complicanze epatiche. In tal senso un approccio educazionale alla nutrizione ed all’alimentazione sana e di qualità è una risposta concreta al suo dilagare.

Assistiamo ad una nuova ed affascinante corsa scientifica dei grandi centri di ricerca internazionali e delle Aziende farmaceutiche per identificare meccanismi e scoprire trattamenti innovativi. La grande sfida è di diagnosticare la Nash precocemente e curarla. Per farlo dobbiamo impegnarci nella ricerca dei meccanismi che la determinano, dobbiamo educare alla sua prevenzione, dobbiamo comprendere l’entità del problema nel nostro Paese, dobbiamo promuovere vita sana, alimentazione corretta e sicurezza alimentare.

perZNASH_ManfredoniaZ12ZgiugnoZ2018.pdf