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Omicidio Vieste: stub e perquisizioni. Investigatori stanno cercando di ricostruire le ore precedenti

Senza sosta le indagini dopo l’ultimo delitto compiuto a Vieste. Compiuti sei stub e una quindicina di perquisizioni. Diverse persone, tra amici e parenti, sono state ascoltate nelle ultime ore da polizia e carabinieri nell’ambito delle indagini sull’omicidio — martedì a Vieste — di Gianmarco Pecorelli, di 22 anni, e sul ferimento di Christian Pio Trimigno, 32 enne, ritenuti dagli investigatori vicini a Girolamo Perna. Quest’ultimo capeggia un gruppo attivo a Vieste che si contrappone al clan rivale capeggiato da Marco Raduano.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ore precedenti l’agguato. Gli inquirenti ritengono che l’unico obiettivo dei killer fosse Pecorelli, sul quale si concentrano le attenzioni degli investigatori. Secondo la ricostruzione fatta da polizia e carabinieri, Pecorelli e Trimigno erano a bordo dello scooter guidato da Trimigno. Un’auto, probabilmente con tre persone a bordo, si è affiancata per fare fuoco. Inutili i tentativi di fuga. Pecorelli è stato raggiunto da tre colpi ed è morto subito. Trimigno è stato raggiunto da un proiettile all’addome dopo aver percorso pochi metri, cercando disperatamente di sfuggire ai killer. Trimigno, dopo essere stato trasportato in ospedale a San Giovanni Rotondo con l’elisoccorso, è stato operato e sembra che le sue condizioni siano soddisfacenti.

Non è improbabile che venga sentito nelle prossime ore dagli inquirenti per cercare di fare luce sull’ennesimo episodio criminoso che ha interessato Vieste. Nella stessa zona in cui è stata compiuto l’agguato, il 3 settembre 2016 fu ucciso con colpi d’arma da fuoco il 27enne Giampiero Vescera, cognato di Marco Raduano.