Un aereo con rilevatori a raggi infrarossi per monitorare l’inquinamento delle acque marine, 18 battelli veloci su cui sarà imbarcato anche il personale della Croce rossa per i soccorsi, 41 motovedette per la guerra alla pesca irregolare. E poi due testimonial d’eccezione
per martellare pugliesi e turisti con una campagna sull’uso corretto del mare e delle spiagge: il velista barese Paolo Semeraro e l’apneista salentino Michele Giurgola, entrambi campioni del mondo nelle loro specialità. La guardia costiera è pronta per un’estate di superlavoro, considerati i numeri di un turismo sempre in crescita e condizioni meteorologiche finora molto favorevoli. La campagna Mare Sicuro è stata presentata dall’ammiraglio Giuseppe Meli, a capo di una Direzione marittima che vigila su 865 km di coste e uno spazio acqueo di 24.000 metri quadrati. «La maggior parte degli incidenti e delle richieste di soccorso si verificano nei 500 metri a partire dalla battigia – ha spiegato – ed è lì che si concentra molta della nostra attenzione». Laddove, ha chiarito Semeraro, «bisogna rispettare spazi e delimitazioni, adeguandosi alle regole del mare, scritte e non». L’appello del velista è rivolto, in particolare, a chi guida le imbarcazioni: «Non è sufficiente avere la patente, bisogna consultare i bollettini meteo, le ordinanze della Capitaneria di porto, le carte nautiche. Bisogna controllare bene le dotazioni di bordo e, soprattutto, farsi un esame di coscienza per capire se si è in grado di affrontare la navigazione che si è scelta». Di necessità di avere chiari i propri limiti prima di entrare in acqua, ha parlato anche Michele Giurgola, apneista salentino che ha messo in guardia dalla tentazione delle immersioni fai da te. «Non ci si improvvisa apneisti né pescatori sportivi – ha spiegato – bisogna frequentare dei corsi, e in Puglia ce ne sono di molto approfonditi, che non devono durare meno di tre mesi». Altra questione da non sottovalutare è «la necessità di uscire in coppia e di usare i palloni segna-sub, che purtroppo non sempre vengono rispettati dai diportisti». Perché le regole del mare, in realtà, vengono spesso considerate con superficialità sia dai navigatori che dai bagnanti. Come dimostrano le sfrenate esibizioni con le moto d’acqua, davanti a tutte le coste. Anche su quel versante la guardia costiera effettuerà controlli: su chi usa gli acquascooter e su chi li noleggia.
Chiara Spagnolo