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Governo – ORA IL TURISMO È UN DIPARTIMENTO ED AVRÀ UNA SUA SEDE

Il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, dopo le decisioni prese nel recente Consiglio dei Ministri, è anche alla guida del turismo italiano, uno dei settori chiave dell’economia italiana (vale più del 10% del Pil ma potrebbe aumentare di molto le sue potenzialità). Tutto il settore e gli operatori – da Federalberghi a Federturismo, da Assoturismo a Confturismo e Confindustria Alberghi, da Astoi ai balneari – gli hanno dato il benvenuto sottolineandone la professionalità.

“Il fatto – ha spiegato soddisfatto il ministro – è che sanno che sono un loro collega. Il mondo del turismo ha chiesto che finalmente ci fosse qualcuno competente del settore per provare a invertire la rotta e finalmente questo governo glielo ha dato. Ora bisogna cominciare a correre. Oggi l’Italia è la quinta potenza turistica nel mondo ma dobbiamo crescere e scalare questa classifica. Siamo quelli con i prodotti enogastronomici più copiati al mondo, con più siti Unesco di tutti e ce la giochiamo con la Cina che è enorme rispetto a noi, la storia e la cultura che tutti ci invidiano, i musei più belli del mondo, il mare è tra i migliori d’Europa: se siamo solo quinti, qualcosa non funziona nella promozione e nella considerazione che hanno i turisti di noi”.

“Quando era al Mibact il turismo – ha sottolineato Centinaio – era una direzione, ora sarà un dipartimento quindi una cosa molto più importante e con un ben diverso peso anche istituzionale. L’obiettivo che abbiamo – annuncia – è quello di trovare anche una sede fisica dove ci siano i dipendenti e tutti coloro che si occupano di turismo nel nostro Paese. Penso ad esempio alla sede dell’Enit, che potrebbe diventare la sede di questa parte del ministero, con l’obiettivo finale di farne un dicastero a parte. Questo è il nostro percorso”.

Il ministro chiarisce anche quale sarà il futuro dell’Enit: “Secondo il mio progetto l’ente del turismo diventa il braccio armato del ministero, delle regioni e degli operatori privati perché io voglio veramente che l’Ente diventi l’interlocutore di tutti coloro che in Italia si occupano di turismo in questo momento. E anche di quella parte dell’Agricoltura che si vuole promuovere nel mondo”. “Quindi – conclude – cercheremo di capire in modo molto “asettico” cosa è stato fatto e cosa si può modificare e cercheremo di trasformarlo in un interlocutore per il settore, visto e considerato che sempre più spesso gli operatori quando vanno all’estero a fare o presentare qualcosa, invece che utilizzare l’Enit si rivolgono all’Ice. Quindi vuol dire che non c’è molta fiducia nei confronti di quello che l’Enit ha fatto finora”.