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Peschici. L’amministrazione Tavaglione vuole la decadenza dalla carica del consigliere Marino. L’opposizione di Afferrante: “Comincia male il nuovo corso di Tavaglione”. Riceviamo e pubblichiamo.

A seguito dell’insediamento della nuova amministrazione comunale di Peschici capeggiata da Franco Tavaglione, al suo secondo mandato consecutivo, il nuovo Consiglio Comunale della cittadina garganica ha contestato al consigliere di minoranza Michele Giuseppe Marino la presunta esistenza di una causa di incompatibilità a ricoprire tale carica traente origine da un vecchio contenzioso civile tuttora pendente tra lo stesso consigliere Marino ed il Comune di Peschici, attualmente in corso dinanzi alla Corte d’Appello di Bari.

Nel 2012 l’ing. Marino ha avviato un contenzioso con il Comune di Peschici al fine di conseguire il pagamento di spettanze professionali maturate molti anni addietro per l’espletamento di prestazioni di progettazione e per l’esecuzione di rilievi topografici plano-altimetrici, oltre che per ulteriori connesse attività di natura tecnica finalizzate alla realizzazione di una importante opera pubblica (sistemazione idraulica del canale di Santa Lucia).

A causa della pendenza di tale giudizio civile la maggioranza consiliare di Tavaglione nella seduta del 21.6.2018 ha contestato all’ing. Marino, eletto nelle fila della lista “Uniti verso il futuro” capeggiata dall’avv. Domenico Afferrante (uscita sconfitta per appena 13 voti alle ultime elezioni del 10 giugno 2018), l’esistenza di una c.d. “lite pendente”, costituente una causa di incompatibilità all’assunzione della carica di consigliere comunale, come prevista ai sensi dell’art. 69 del Testo unico degli enti locali.

Nel corso della seduta consiliare, in seguito rinviata al 12.7.2018, il consigliere Marino, unitamente agli altri rappresentanti della minoranza, aveva evidenziato come sia ormai venuta meno la pendenza della lite in quanto lo stesso Marino con apposito atto notarile ha totalmente ceduto a terzi il proprio credito vantato nei confronti del Comune, così manifestando il suo intendimento di non avere più alcun interesse all’esito della lite, che verrà proseguita dai terzi cessionari del credito, essendosi sostanzialmente spogliato della sua qualità di “parte”.

Il Comune di Peschici, tuttavia, con successiva delibera giuntale del 24.7.2018 ha dichiarato di non accettare la detta cessione del credito a terzi fatta dall’ing. Marino, con ciò manifestando l’inequivocabile intendimento di aprire le porte alla decadenza del Marino dalla carica di consigliere comunale in quota al gruppo di minoranza; nel frattempo ha convocato il consiglio comunale per la seduta del 31.7.2018 inserendo all’ordine del giorno proprio la “presa d’atto della decadenza dalla carica di consigliere comunale di Michele Giuseppe Marino”.

E’ davvero assurdo – dichiara il capogruppo di minoranza Domenico Afferrante – che la maggioranza consiliare appena insediatasi abbia pensato come primo atto di deliberare l’esclusione dalla massima assise cittadina di un consigliere comunale democraticamente eletto, malgrado quest’ultimo abbia legalmente fatto tutto quanto in suo potere per rimuovere la causa di incompatibilità. Tale decisione – prosegue l’avv. Afferrante – risulta ancora più inconcepibile ove si consideri che in occasione del primo consiglio comunale del 21 giugno 2018 il Sindaco Tavaglione aveva dichiarato che sarebbe stato il Sindaco di tutti e della concordia e che mai avrebbe fatto un atto del genere a danno di nessuno, tantomeno del consigliere Marino. Mi pare un modo piuttosto incoerente per iniziare la nuova consiliatura”. Evidentemente – continua Afferrante – alla maggioranza dà fastidio l’approccio al ruolo da parte del gruppo di opposizione, attento alle problematiche comunali ed a leggere i vari deliberati, sempre pronto a fare osservazioni, anche di natura contabile, ed a leggere le determine dei vari responsabili, e quindi a rilevare prontamente possibili irregolarità e/o illegittimità.

Grande amarezza è stata espressa anche dall’ing. Marino, tra i più votati nel gruppo di minoranza di Afferrante assieme all’altro consigliere Leonardo Di Miscia: “sinceramente – precisa l’ing. Marino – non comprendo le ragioni di un simile accanimento nei miei confronti; la questione avrebbe potuto essere tranquillamente risolta con un po’ di buon senso in modo da rispettare la volontà dell’elettorato che mi ha votato e che desidero ancora oggi ringraziare per il consenso espresso verso la mia persona; evidentemente la maggioranza mi ritiene un consigliere scomodo e con questo atto di forza ha voluto determinare la mia estromissione dal consiglio comunale; comunque sono convinto – prosegue il consigliere Marino – che chiunque mi dovesse sostituire sui banchi dell’opposizione saprà fare il suo dovere fino in fondo e non farà rimpiangere la mia assenza, fermo restando che rimarrò comunque sempre vigile a controllare la gestione della cosa pubblica da parte dell’amministrazione Tavaglione ed a formulare le mie eventuali osservazioni critiche anche al di fuori del consiglio, naturalmente sempre a fini costruttivi. In ogni caso – conclude Marino – valuterò con il mio legale di fiducia e con gli altri amici del gruppo di minoranza la possibilità di impugnare un simile ingiusto provvedimento dinanzi alla competente autorità giudiziaria”.