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VOCIXVICO: Giuda, attrae un mare di emozioni.

Ci siamo, ancora poche ore e faremo, farete, la conoscenza. “ Sconvolgente, conturbante, inquietante, provocante, eccitante, impressionante, senza parole, mai visto nulla di simile, stordisce, ammalia, colpisce, esalta il dubbio. ” Sono alcune delle definizioni che abbiamo raccolto dal pubblico ammesso alle prove di Giuda, in corso al palazzo Della Bella, la sera di giovedì 12 luglio, allo scopo di saggiare le prime reazioni a caldo.

Il lavoro, di non facile realizzazione, ha sottoposto gli allievi del Laboratorio teatrale “ Teatro K “ ad un tour de force nuovo, diverso e lontano dagli schemi canonici e consolidati della recitazione classica. Ogni allievo ha dovuto abbandonare, svestirsi, ripulirsi da ogni remora mentale e culturale per essere modellato, scarnificato fino al midollo, pronto ad affrontare, con anima e corpo nuovo, il ruolo che i due registi della piece, Massimo Montagano e Francesco Esposito hanno loro affidato.

I personaggi, dal testo di Lanza del Vasto, sono stati studiati, scrutati, osservati da ogni lato, man mano che il racconto si faceva sempre più incalzante e la loro immagine diventata sempre più netta. Passati ai raggi X, alla TAC, alla risonanza magnetica, risonanza sentimentale e culturale, storica e religiosa, nulla è stato lasciato al caso. Lo spettatore, che la sera del 28 luglio e del 3 agosto, si troverà ad assistere al più grande tradimento, se vi fu tradimento, della storia umana e cristiana, dovrà liberarsi e librarsi dal comune pensiero, poiché il percorso di vecchi sentieri culturali sarà sbarrato dal lavoro del Laboratorio teatrale “ Teatro K “ di Massimo Montagano e VOCIXVICO di Francesco Esposito. Vi proporranno un nuovo racconto. Entrerete vecchi ed uscirete nuovi, con nuovi pensieri e, chissà, con una nuova anima.

Michele Angelicchio