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Un processo al Visconti nel 1758 a ISCHITELLA (153° parte)

Ho ordine in letto ,stimai di praticare lo stesso allora ed intromettermi in detta stanza del letto lo trovai infatti ,che stava prossimo ad alzarsi e e vi trovai altresì il suddetto Gio.Batta Visconti ,Tomaso Protano maestro di casa di detto ill.re Marchese e se non fo errore anche il di lui cameriere e mi avvedi che il medesino Ill.re Marchese stava scherzando e burlando con il detto Gio.Batta Visconti ridendo vicendovelmente e dopo di averci ricevuto il medesimo il Medesimo ill.re Marchese mi disse che ero arrivato opprtunatamente e inoltre intendeva di far levare le fibbie delle scarpe e di quelle dei calzoni ,e dall’altra il cravattino al Visconti predetto ed avendo io concepito che ciò era una burla che detto Ill.re Marchese voleva praticare col Visconti per farlo amareggiare per dargli piacere afferrai io il Gio Batta Visconti dalla parte di dietro tenendolo per le braccia ben stretto e frattanto il suddetto Tomaso Protano gli levò le fibbie d’argento dalla scarpe e l’altra dai calzoni e finalmente in atto che io tuttavia lo tenevo afferrato il Protano dalla parte di dietro gli sciolse e levò il cravattino dal quale ne tolse pure la fibbia d’argento e così unitamente le diede all’ill.re Marchese in tempo,che continuava a stare in letto, il Gio Batta intanto continuando a protestare si lamentava dicendo che doveva andare senza fibbie alle scarpe ,il medesimo Ill.re Marchese ordinò al suo cameriere Domenico Imparato ,che avesse preso le fibbie d’ottone dalle scarpe sue e le altredai calzoni anche d’ottone e e gliele avesse date,come eseguì ed io vidi che colà inteso se le pose rispettivamente alle scarpe ed ai calzoni ,ed indi unitamente uscimmo dall’anticamera ove trovatesi le persone predette raccontò con esse quello che gli aveva praticato il suddetto ill.re Marchese per scherzo facendo iattanza della confidenza che quello gli dava particolarmente si accordò per avergli fatte dare le fibbie delle sue scarpe e dei suoi calzoni e continuando io a praticare in detto palazzo vidi che il suddetto Gio Batta Visconti frequentava e praticava con l’Ill.re Marchese con confidenza,scherzi,e con burle,nè altro di questo io so .ed è la verità di causa conoscente.

Inteso dal costituito Sig.il suddetto Tomaso Protano può anche deporre quanto di sopra.

Dal Michele d’Avolio deposto come sopra.

Dell’Acqua Presidente.

Giuseppe Laganella