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Caso Vaccini/ “Anno scolastico al via con la legge Lorenzin“. Di Maio: bimbi in classe solo con certificati.

Il nuovo anno scolastico partirà con la norme della legge Lorenzin: così come avevano detto i presidi, Luigi Di Maio chiarisce in una interista al Corriere che in effetti in attesa che vengano approvate nuove norme con forza di legge (in cantiere c’è l’emendamento al decreto Milleproro-ghe che deve essere approvato a settembre in via definitiva ma anche la proposta di Legge M5S-Lega per l’obbligo flessibile) i bambini potranno entrare in classe solo se in regola con i certificati vaccinali. E chi volesse tentare di ingannare le amministrazioni scolastiche con falsi cer­tificati, come è avvenuto per la mamma che si era vantata di ciò addirittura su Fb, rischia due anni di carcere. «Il M5S è diviso? Voglio mettere a tacere qualche idea malsana contro i vaccini. Da quando sono capo politico non siamo mai stati contro, vogliamo che si facciano. Non ve­diamo di buon occhio legare l’obbligo alla frequenza scolastica, invece che introdurlo quando c’è rischio di epidemie», ha ag­giunto. Anche i presidi ribadiscono il prin­cipio: «Vaccinate i vostri figli e portate il certificato, se non l’avete ancora fatto siete ancora in tempo» spiega il presidente dell’Associazione nazionale presidi Anto­nello Giannelli. La situazione al momento sembra però allo stallo – almeno dal punto di vista formale – e gli uffici tecnici stanno con­tinuando a lavorare per cercare di trovale una soluzione interpretativa ma si per­cepisce una tensione fra i due dicasteri Salute e Miur sulla gestione della crisi. Intanto fonti del Ministero della Salute hanno tenuto a sottolineare che «è sbagliato parlare di circolare Grillo, e non di cir­colare Grillo-Bussetti. Inoltre non esiste alcuna legge Grillo». Il disegno di legge di cui si parla, depositato la scorsa settimana al Senato «è di iniziativa parlamentare e sarà aperto a tutti i contributi una volta che inizierà il suo iter come un qualsiasi prov­vedimento, e non come decreto legge come è avvenuto con la riforma attualmente in -vigore». All’ampio coro di medici e scien­ziati a favore dell’obbligo, si uniscono oggi l’Associazione Chirurghi Ospedalieri Ita­liani (Acoi) e la Società Italiana di Chi­rurgia (Sic) con una richiesta forte al ministro della Salute, Giulia Grillo, perché ascolti gli appelli arrivati in questi giorni da tutta la comunità scientifica nazionale sui vaccini e non si faccia influenzare da

posizioni antiscientifiche. Al dibattito su temi sanitari, si aggiunge anche Beppe Grillo che attacca a testa bassa l’omeopatia. Il garante dei Cinque stelle si rivolge direttamente ai farmacisti con un appello che non lascia dubbi: «Evitiamo che si confondano i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici». E sul suo blog, con un lungo intervento, pur non citando mai direttamente il caso vaccini, si schiera apertamente a fianco della scienza e del Servizio sanitario nazionale. «In queste ultime settimane – racconta – abbiamo ri­flettuto molto sulla difficoltà a compren­dere il significato della parola scientifica da parte delle persone. È stato disorientante, preoccupante e penoso, assistere ad una degenerazione del dibattito così profon­da».