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Un processo al Visconti nel 1758 a Ischitella (191° parte).

proposta affittazione ,ove glieli consegnai ,ed esso ne fece la ricevuta assecondandomi la dilazione di pochi giorni per pagarli gli altri 19 carlini ed egna due in compimento di ducati 6 ,ma non essendomi trovato a soddisfarli verso la fine del mese di Settembre di detto anno 1758 non sovvennandomi il giorno preciso essendo stato di passaggio per accordi alle carceri di questa terra ,sopra delle quali e sita la stanza del guardiano di detto Marchese ,fui chiamato in essa stanza da Pietro Cassa uno dei guardiani predetti ,che vi si trovava davanti alla porta di quella, ed andatovi mi pose carcerato sotto chiave in detto carcere dicendomi che tale era l’ordine di detto Ill.re Marchese ,atteso voleva essere pagato di qualche cosa lo andava dicendo .Intesosi ciò essendomi trovato a passare per avanti detto carcere opportunatamente Caterina Cugnidoro mia paesana e conoscente che abita nel casale la pregai che si fosse conferita fino alla casa mia che avesse detto a Tolla Parisi mia moglie che avesse preso quel denaro ,che stava nella casa e me l’avesse portato per poter essere io scarcerato ,infatti dopo poco tempo essendo venuta mia moglie avanti alla cancella di detto carcere mi disse che aveva portato i 19 carlini e due egna che io andavo dovendo e fatto chiamare il guardiano da sopra la stanza glieli feci consegnare ,e così dopo due o tre ore carcerazione fui scarcerato ,né altro di questo io so ed è la verità in causa scentis.

Inteso che può deporre le cose suddette detto Sig.re i nominati Michele Paolino, Pietro Cassa, Caterina Cugnidoro,e Tollo Parisi mia mogie possono rispettivamente deporre quanto di sopra.

Per segno di croce.                                 Dell’Acqua Presidente.