A Foggia vengono sottratti 18 milioni di euro, a Brindisi ne spariscono 17 e a Taranto si tagliano progetti per circa 10 milioni. Il totale fa 45 milioni. È lo scippo, come lo ha definito il presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani e sindaco di Bari, Antonio Decaro, subito dai Comuni per mano del governo. Che nonostante le trattative non ha fatto alcuna retromarcia e ha confermato il taglio dei fondi del piano Periferie varato dal precedente governo Gentiloni. Così i tre capoluoghi pugliesi – a eccezione di Bari, Lecce e Andria, che si salvano dalla mannaia – sono costretti a congelare i programmi di riqualificazione.