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Un processo al Visconti A Ischitella nel 1758 (198° parte).

suddetto Sindaco Mag. Gio Batta Visconti ,ma in mano dell’Ill.re Marchese Giuliano perchè doveva quelli conseguirli dal Visconti come Sindaco per accordi spesi all’accomodo della strada detta della Costa .E non avendo io potuto rimediare tale somma verso i principi d’Ottobre in uno di quei giorni ,che non mi sovviene il preciso per la lunghezza del tempo dello stesso anno 1758 ,in atto che io stavo scaricando la legna ,che avevo trasportato col mio mulo al Mag.co Michele d’avolio si conferirono ivi il guardiano dell’Ill.re Marchese Giuliano chiamato Pietro Cassa e Gio Batta Pizzarelli serviente di questa Corte ,e mi arrestarono il mulo conducendolo nella pubblica osteria di questa terra ,onde io giudicai che il suddetto ill.re Marchese aveva mandato ad arrestarmi il mulo predetto per la somma di carlini 37 che io gli dovevo ,come sopra e fu da detto guardiano ordinato al tavernaro Montanaro ,che non avesse consegnato ad alcuno il mulo predetto senza espresso ordine di detto Ill.re Marchese se non vi andava uno dei guardiani e lo stesso Michele Paolino acciochè intesi da me stimai di rimediare il meglio che potei carlini 15 per allora perchè non avevo modo di rimediare altra somma e fra pochi giorni gli avrei portato il restante fino alla suddetta somma di carlini 37 e si fosse compiaciuto frattanto di farmi restituire il mulo ,ma ,ma questi mi rispose ,che voleva l’intera somma ,altrimenti non mi avrebbe fatto restituire detto mulo e non volle ricevere suddetti carlini 15 .Andai a pagarne all’agente a Don Tomaso Agricola ,il quale mi disse ,che non si ingeriva in tali affari ,pregai finalmente il Mag.Saverio Agricola fratello di detto agente ed il nominato Michele Paolino,che si trovò nella casa del medesimo a farmi restituire il mulo- Continua.

Giuseppe Laganella