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Sanità Puglia/ Servizio 118, la rivolta dei medici. FIMMG: con l’Agenzia unica 400 operatori in convenzione rischiano il posto. Ruscitti: balle.

In seguito all’incontro con i vertici sanitari regionali, avvenuto in seno al Comitato permanente regio­nale e dedicato alla presentazione dell’Areu (l’Agenzia regionale dell’Emergenza Urgenza), la Fimmg Puglia ha dichiarato lo stato di agi­tazione per i medici impiegati nel ser­vizio 118. «Dall’incontro non sono in­fatti emerse informazioni né circa il destino dei medici attualmente impie­gati nel 118, né circa l’organizzazione o la programmazione della futura Agen­zia. In modo un po’ paradossale, in quello che doveva essere un incontro di presentazione dell’Areu, la Regione – riporta una nota della Fimmg – non ha fornito dettagli e ha rinviato ogni chia­rimento a dopo l’approvazione della legge istitutiva da parte del Consiglio regionale». Ancora nessuna soluzione, secondo i medici, «per gli oltre 400 medici pugliesi in convenzione impie­gati nel servizio di emergenza urgenza e che secondo la Regione dovrebbero passare ad un rapporto di lavoro dipendente all’interno dell’Areu». Inol­tre, non solo «non vi è alcuna norma che consente ai medici in convenzione il passaggio alla dipendenza», ma si pone anche il problema che «oltre il 90% di loro non potrebbe accedere al concorso per l’assunzione, dato che sono sprovvisti dei titoli richiesti per la dirigenza medica dipendente». Una tesi, tra l’altro, che «viola l’intesa 22/89 del 2007 tra Regione Puglia e le or­ganizzazioni sindacali della medicina generale» e che rischia di lasciare a casa oltre 400 medici. Per questo sarebbe necessario, al di là degli annun­ci, che la Regione «modifichi il di­segno di legge, in modo che il per­sonale medico del 118 possa passare all’AREU mantenendo il rapporto in convenzione attuale – dichiara Nicola Gaballo, Fimmg Emergenza Puglia – e che soprattutto chiarisca come si intende garantire ai cittadini gli at­tuali livelli di assistenza. Quante sa­ranno le ambulanze, quanti i medici e i soccorritori nella Areu?». All’allarme dei medici si associa Fratelli d’Italia. Il deputato Marcello Gemmato farà un’interrogazione al Ministro della Salute, mentre per il capogruppo al Comune di Bari Filippo Melchiorre si tratta dell’«ennesimo flop della sanità pugliese, che cagiona danni alle nostre comunità». Parla di accuse «prive di ogni fon­damento» il direttore del Dipartimen­to Salute della Regione Giancarlo Ruscitti, spiegando che «la Regione non intende privarsi del contributo dei medici che oggi prestano con impegno e abnegazione la loro opera nel siste­ma 118: nel disegno di legge approvato dalla Giunta, pur prevedendo, come in moltissime altre regioni italiane, un percorso di passaggio alla dipendenza che assicuri un inserimento organico degli stessi nel SSR, è stata inserita una norma transitoria – sottolinea – che assicura la tutela di questi medici. L’art. 16 sulle disposizioni transitorie chiarisce infatti, incontrovertibil­mente, che nelle more della completa attuazione del nuovo assetto, i medici impiegati nel servizio di emergenza 118 potranno continuare ad essere im­piegati in regime di convenzione». Chiarite le procedure di passaggio alla dipendenza, «la Regione procederà va­lorizzando l’esperienza maturata nel settore». Dunque, «lamentare l’assen­za di risposte da parte della Regione significa fingere di ignorare che in realtà gli ostacoli per realizzare que­sta operazione sono in larga misura di carattere nazionale». Sarebbe più uti­le che i sindacati, che in realtà nelle audizioni si erano espressi con «voci favorevoli alla creazione di una Azien­da regionale», insieme alla Regione intervenissero «sul quadro normativo a cui la Fimmg fa riferimento».