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Terza Categoria/ Domenica al via il campionato del Peschici, esordio con l’Ascoli Satriano nel ricordo del dirigente Max Martella

Non sarà, quella di do­menica prossima con 1’Ascoli Satriano, un semplice appuntamento con una partita ufficiale che ritorna a Peschici dopo cinque anni (terza categoria). Ma sarà una giornata in cui tutta la cit­tadina garganica ricorderà Max Mar­tella, il giovane dirigente e ideatore di questo Peschici calcio, scomparso pre­maturamente due mesi fa all’età di 34 anni per un infarto.

Peschici calcistica e non, si stringerà tutta nel nome di Max. Un giornata in cui si ricorderà l’amico di sempre con una targa ricordo che verrà scoperta al campo sportivo “Maggiano” prima del­la gara con l’Ascoli Satriano. «Max ha voluto la nascita di questa società – rimarca il diesse Vincenzo Borgia -, giocheremo e vivremo la giornata in­sieme a lui ad ai suoi cari». E tutta la cittadina di Peschici si sta mobilitando per l’appuntamento: al campo sportivo potrebbe essere un migliaio i presenti. In paese l’euforia si taglia a fette, davanti ai bar non si parla d’altro se non della squadra granata. Anche l’am­ministrazione comunale con il sindaco Franco Tavaglione ha elargito un de­ciso contributo alla società. Prudenza operosa, però. La formula s’addice al pensiero del dg Vincenzo Borgia, vera anima della società garganica con il presidente Gianni Ranieri. La catego­ria chiama, la voglia è quella di ri­spondere presente. Per solcarne le on­de, però, serve una nave ben costruita. Il veliero granata si dice pronto, tutto ok sulla tabella di marcia. C’è la con­sapevolezza di dover scalare sempre un’altura in più rispetto ad avversari superiori almeno sulla carta. Storia tri­ta e ritrita per le matricole, copione già scritto, ma sempre attuale. A Peschici si sono attrezzati con una squadra che potrebbe essere sicura protagonista, il campo dirà, alla lunga, se le scelte compiute saranno state ben concepite. Il presidente Gianni Ranie­ri, la dirigenza con Francesco Mongeluzzi, Leo Angelicchio, Matteo Mastromatteo, Rocco Acerra ed Elia Ranieri, ne è consapevole, e profetizza: «Dob­biamo imparare a calarci nei ritmi e nei tempi della categoria, sicuramente più intensi quest’anno, il nostro rodag­gio non è completo, ma ci siamo pre­parati come si deve all’esordio stagio­nale. Vogliamo una squadra che sappia uscire dal campo a testa alta».

[AM]