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Spallate degli agricoltori alle norme sul caporalato. La Cia: “va punito chi sfrutta il lavoro, non chi viola la burocrazia.” L’organizzazione agricolo lancia l’operazione-verità.

La Cia Agricoltori italiani ha lanciato in Capitanata l’ope­razione-verità. «La legge sul caporalato – dice il presidente Mi­chele Ferrandino – non può pu­nire con lo stesso rigore chi sfrutta deliberatamente il la­voro dei braccianti e l’agricol­tore che incorra occasional­mente in mere violazioni am­ministrative». D’accordo l’as­sessore regionale all’Agricoltu­ra, Leo Di Gioia: «Serve più equilibrio». Secondo Donato De Lellis, componente della ca­bina di regia nazionale, «la Re­te del lavoro agricolo di qualità non funzionerà senza un re­gime di premialità per favorire l’adesione delle imprese».