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Zito/Atti di vandalismo non sono ragazzate. Riceviamo e pubblichiamo.

Di qualche giorno fa due notizie raccapriccianti e accavallate nel tempo: la distruzione parziale del Trabucco di San Lorenzo, reso inagibile dopo il recente restauro che ha messo in campo sforzi economici e d’ingegno, e l’imbrattamento della cosiddetta “Pietra della Madonna”, icona religiosa del popolo viestano devotissimo a Santa Maria di Merino, la cui statua fu trovata salva e in posizione di preghiera in mare dopo una delle più crudeli e devastanti incursioni saracene ad opera di Dragut. Il trono, posto nella navata centrale della Villa Comunale, rappresenta il punto di partenza per il pellegrinaggio, lungo circa 9 km, che ogni anno ai primi di maggio si svolge da Vieste a Merino. Ora la domanda è: anche se si trattasse di una “ragazzata”, nel secondo caso, si può ignorare che manchino sempre più il senso civico e l’educazione di certi ‘ragazzi’ in ambito familiare? Si. Si può altresì affermare e con cognizione di causa che il fatto di imbrattare un bene pubblico, classificato dal codice penale come atto ‘vandalico’, possa in futuro sfociare in ben altri atti, per esempio deturpare un trabucco, ferire una statua, incendiare una scuola? Si. Gli atti vandalici e quelli che includono una particolare componente dolosa a sfondo probabilmente intimidatorio (ostacolare la pesca), come quello riguardante il Trabucco, significano sempre opporre uno sfregio alla cultura, alla fatica di chi ha costruito, alla tradizione. Per questo non solo urge l’inserimento obbligatorio dell’Educazione Civica e Ambientale nelle scuole in maniera curriculare, obiettivo che il governo sembra prendere a cuore, ma occorre prestare un’attenzione maggiore da parte della polizia municipale e di tutte le forze preposte al controllo di tal genere di reato. Si chiede inoltre a questa Amministrazione di utilizzare le telecamere, massicciamente impiegate d’estate per controllare le infrazioni stradali, anche per immortalare questo tipo di reato, ormai sempre più ricorrente, forse perché’ sottovalutato: il reato ambientale. Il Laboratorio Verde Fare Ambiente Gargano, dal canto suo, valuterà l’opportunità di organizzare un corso per guardie zoofile e ambientali, aperto a tutti coloro che volontariamente vorranno intraprendere questo percorso, chiarendo che le linee programmatiche del Ministro Costa per l’Ambiente indicano in questa direzione nuove possibilità di impiego anche professionale e lavorativo.

Maria Lucia Zito

Responsabile e Addetto Stampa Laboratorio Fare Ambiente Gargano