Come appartenenti della Polizia di Stato prima, e come rappresentanti sindacali dopo, non possiamo che essere orgogliosi dei clamorosi risultati messi a segno negli ultimi tempi contro la criminalità organizzata di Foggia e di tutta la Capitanata. Grande professionalità, grande sacrificio e grande competenza messa in campo dai colleghi tutti, in questi ultimi tempi. Ma purtroppo non vi sono ‘rose senza spine’ ed a queste notizie rassicuranti fanno eco notizie che destano qualche timore”.
Cosi Giovanni Consalvi, segretario provinciale Fsp – Federazione sindacati di polizia. La notizia è la paventata chiusura del posto di polizia dell’aeroporto ‘Gino Lisa’. “Qualcuno si chiederà qual è il problema, quali ripercussioni può avere la chiusura di un posto di polizia di un aeroporto civile sulla sicurezza e sulla cittadinanza”, continua Consalvi. “Qualcuno potrebbe addirittura avanzare l’ipotesi che forse è anche meglio, perché si recuperano unità per altri servizi di polizia piuttosto che tenere personale in un aeroporto dove non vi è attività, non si vola… Bene, anzi male, è proprio questo il problema. Chiudere il posto di polizia dell’aeroporto civile ‘Gino Lisa’ di Foggia significa che a Foggia non si volerà più, significa che un po’ per volta l’aeroporto chiuderà, verrà smantellato, al di la delle promesse fatte nelle varie campagne elettorali comunali, provinciale e regionali”.”Al di là delle promesse fatte circa l’apertura della sede regionale del ‘Reparto Volo’ della Protezione Civile. L’aeroporto chiude, il posto di polizia chiude, la polizia atterra. Qual è la ripercussione sulla sicurezza della nostra città, della Capitanata tutta? Facile intuirlo: avere un aeroporto attivo vuol dire turismo, ed a Foggia e provincia di turismo, soprattutto religioso, ce ne è tanto; il turismo, col suo indotto, vuol dire lavoro; lavoro vuol dire permettere ai cittadini di Capitanata di guadagnare e spendere, vuol dire economia. Chiudere il posto di Polizia dell’aeroporto vuol dire l’inizio della chiusura dell’aeroporto stesso, vuol dire chiudere alla speranza dei cittadini della nostra terra di lavorare e guadagnare onestamente e chi non può lavorare sarà costretto ad andare via dalla sua città, chi non vorrà farlo sarà facile preda della criminalità locale, fino a che non ci ritroveremo a complimentarci per il grande lavoro svolto giornalmente dalle Forze dell’Ordine, dimenticandoci che tutto ciò, se non evitare si sarebbe potuto quantomeno attenuare volando”.